La Nuova Sardegna

Abbanoa: 37mila clienti morosi

La società idrica invita le famiglie sarde a pagare subito i depositi cauzionali

05 maggio 2016
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CAGLIARI. Abbanoa non sembra avere dubbi. Mette la pietra tombale sul contenzioso per i depositi cauzionali e invita i 37mila clienti che non hanno pagato a farlo senza più attendere.

«Ora risultano morosi e sono a rischio slaccio – riporta il comunicato di Abbanoa –. È il risultato degli appelli a non pagare di Adiconsum. Per due volte il tribunale di Nuoro è stato costretto a esprimersi su un’indicazione che non ha avuto alcun precedente in Italia, la regolarizzazione delle cauzioni nel settore idrico ha riguardato numerosi gestori. E per due volte i giudici hanno ribadito la legittimità dei depositi cauzionali rigettando i ricorsi di Adiconsum». Abbanoa passa all’attacco. «Leggo tardivi inviti a pagare i depositi cauzionali da chi ha fatto causa contro Abbanoa. Chi risponde di tanta gente esposta al rischio slaccio?» ha detto l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, in un tweet. «In Sardegna era presente una forte discriminazione, frutto delle precedenti gestioni – spiega il comunicato –. Due terzi dei clienti avevano pagato, in passato, una forma di deposito “anticipo consumi”, un terzo no. La decisione di Abbanoa puntava a sanare questa incongruenza che privilegiava alcuni a scapito di altri. Già un anno fa – dopo una lunga campagna informativa sui maggiori quotidiani sardi - Abbanoa lanciò un appello a non seguire proclami avventurosi: l’obiettivo era quello di mettere in guardia i clienti rispetto ai rischi che si correvano seguendo la linea Adiconsum. Non è bastata però neppure la prima sentenza del tribunale di Nuoro, se ancora oggi 37mila clienti non hanno pagato. L’associazione, annunciando il ricorso, ha continuato a diffondere false aspettative che lunedì sono state gelate dalla seconda bocciatura del Tribunale di Nuoro. Abbanoa ha dimostrato di aver rispettato in pieno le disposizioni dell’Autorità per i servizi idrici che hanno regolamentato le richieste dei depositi cauzionali a livello nazionale e con la sentenza è stato ribadito un principio fondamentale di giustizia secondo cui tutti devono pagare allo stesso modo».

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