La Nuova Sardegna

dopo l’ordinanza del tribunale

Depositi, è ancora scontro tra Abbanoa e Adiconsum

Depositi, è ancora scontro tra Abbanoa e Adiconsum

SASSARI. Il tribunale di Nuoro ritiene legittimi i depositi cauzionali richiesti da Abbanoa, ma allo stesso tempo impone alla società di gestione del servizio idrico il riconoscimento di una serie di...

04 maggio 2016
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SASSARI. Il tribunale di Nuoro ritiene legittimi i depositi cauzionali richiesti da Abbanoa, ma allo stesso tempo impone alla società di gestione del servizio idrico il riconoscimento di una serie di diritti ai consumatori. Ordinanza in mano, è lo stesso Giorgio Vargiu (foto), presidente di Adiconsum, a commentare il provvedimento che ha dato ragione ad Abbanoa, obbligando circa 37mila sardi a versare l’anticipo di 52 euro. «Noi continuiamo a ritenere il deposito cauzionale un balzello profondamente ingiusto e giuridicamente non corretto – afferma Vargiu –, ma siamo anche dell’avviso che le ordinanze dei tribunali vadano rispettate. Pertanto, tutti i consumatori sono tenuti a pagare il deposito con i bollettini che ogni utente ha a suo tempo ricevuto». Che, però, non può essere considerato come una caparra nei contratti di affitto. «Questa assimilazione fatta da Abbanoa è uno sproloquio giuridico».

Ma Vargiu non si ferma alla bocciatura del ricorso di Adiconsum. Nell’ordinanza il presidente della associazione dei consumatori vede anche una vittoria delle sue storiche battaglie. «La pronuncia, nonostante i proclami di Abbanoa, rende giustizia agli utenti che vivono in condominio – dice ancora Vargiu –. Il giudice, infatti, occupandosi delle problematiche relative al contenuto dei preavvisi di distacco e solleciti di pagamento volti a punire l’intero condominio, ha stabilito che è vietato ad Abbanoa procedere allo slaccio dell’intera utenza condominiale».

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