La Nuova Sardegna

Case a un euro, boom di richieste a Ollolai

di Pier Luigi Piredda
Case a un euro, boom di richieste a Ollolai

Dalla Russia alla Germania, la notizia delle abitazioni vendute a prezzo simbolico ha fatto il giro del mondo. Esulta il sindaco Efisio Arbau, ma ora l’iniziativa piace anche altrove. L’amministrazione di Nulvi ha chiesto tutta la documentazione

01 maggio 2016
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OLLOLAI. «Pronto, chiamo dalla Russia. Pronto, pronto, mi sente? Chiamo per la casa a un euro». Il sindaco è rimasto in silenzio, combattuto tra perplessità e orgoglio, quando ha ricevuto la telefonata. «Ho pensato a uno scherzo – ha raccontato Efisio Arbau, primo cittadino di Ollolai e leader del movimento politico La Base – . Non mi sembrava possibile e invece era una persona interessata ad acquistare una delle nostre case in paese. Incredibile. Ma mentre parlavo con lui mi sono ricordato che quest’estate in paese era passato un moscovita che era rimasto affascinato dalle bellezze del territorio. Gliel’ho chiesto e lui mi ha risposto: “sì, sono io, si ricorda di me? Bene, ci vedremo presto, il vostro paese è magnifico. Mi raccomando, non venda tutte le case, ne lasci una per me”. Dopo quella telefonata dalla Russia, al centralino del Comune sono arrivate decine di chiamate da ogni parte del mondo – ha continuato il sindaco –. Non lo dico per piaggeria, ma mi sono inorgoglito nel rispondere alle tante persone che hanno chiamato dal Canada, dalla Germania, dal Belgio e, tantissimi, dall’Italia. Così mi sto convincendo di aver forse imboccato la strada giusta per combattere lo spopolamento e rendere più accogliente e vivo il mio paese».

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Il progetto “Case a un euro” lanciato dal comune di Ollolai ha fatto il giro del mondo in un click. Su internet la notizia ha fatto il botto. Sono stati migliaia i contatti sul sito del Comune, dopo la pubblicazione della notizia della vendita della prima casa su “la Nuova Sardegna”. Un’iniziativa che l’amministrazione aveva lanciato sull’onda della proposta che Efisio Arbau aveva presentato alla Regione durante il breve periodo in cui era stato consigliere regionale, prima di essere rimandato in paese perché tradito dai conteggi delle preferenze. «Ho sempre pensato che il modo migliore per combattere lo spopolamento dei piccoli paesi sia quello di recuperare il patrimonio immobiliare –ha spiegato Arbau –. Noi ci stiamo provando e le prime risposte sono andate molto al di là delle nostre aspettative. Una casa l’abbiamo già venduta, un’altra la consegneremo la prossima settimana, per altre due stiamo definendo i dettagli. Ma la sorpresa è quella della partecipazione concreta degli abitanti di Ollolai – ha continuato il sindaco – che hanno accettato di cedere all’amministrazione le loro case abbandonate da anni e ormai ridotte a veri propri ruderi».

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E infatti in paese non si parla di altro: qualcuno è perplesso, qualche altro critico, ma per la maggior parte sono moderatamente entusiasti. «Qui si vive bene, ma stiamo diventando sempre più vecchi visto che i giovani se ne stanno andando – ha detto un anziano seduto sulla panchina della piazza –. Io, se avessi una casa vecchia l’avrei data al Comune».

Ma da qualche giorno, Ollolai non è più solo nella battaglia contro lo spopolamento. Anche il Comune di Nulvi ha deciso di fare sua l’iniziativa e ha già chiesto tutta la documentazione sul progetto all’amministrazione del comune barbaricino. Ed è stato manifestato interessamento anche dall’assessore regionale agli Enti locali, Cristiano Erriu.

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