La Nuova Sardegna

Eurallumina, la protesta arriva a Montecitorio

di Tamara Peddis
Eurallumina, la protesta arriva a Montecitorio

Sit-in permanente di una delegazione di operai del Sulcis I sindacati: «Per noi sarà un Primo maggio di lotta»

30 aprile 2016
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PORTOVESME. L’attesa e la preoccupazione dei lavoratori Eurallumina di Portovesme per l’esito della vertenza arriva fino alla capitale. Da ieri mattina una delegazione della rsu e di operai della fabbrica ha iniziato un sit-in permanente in piazza Montecitorio, davanti alla sede della Camera. L’obiettivo della mobilitazione è quello di richiamare l’attenzione dei massimi livelli istituzionali, cioè Governo, ministero dello Sviluppo economico, ministero del Lavoro e dell’Ambiente. «Istituzioni– scrive la rsu in un comunicato – che attraverso accordi hanno dato il loro parere favorevole sulla conclusione positiva».

Troppi ostacoli. Secondo la rsu la vertenza, che si dovrebbe avviare alla conclusione, troverebbe preoccupanti ostacoli sulla strada della sua risoluzione. «Entro maggio-giugno 2016 – continuano dalla rsu – si dovrà svolgere la conferenza decisoria per l’autorizzazione definitiva alla partenza del piano industriale e dei relativi investimenti». Vista la fase delicata, contestualmente gli altri componenti della rsu e dei lavoratori coordineranno le iniziative di mobilitazione che si svolgeranno a Cagliari e nel Sulcis Iglesiente verso le istituzioni e gli enti locali competenti a supporto dell’intera durata del presidio a Roma. «Per un territorio martoriato come il Sulcis Iglesiente – continuano gli operai che hanno dato vita al presidio di piazza Montecitorio – diventa vitale la ripresa della fabbrica, chiusa sette anni fa e oggi interessata da un progetto di riapertura e rilancio del primo anello della filiera dell’alluminio, con un investimento di 185 milioni di euro, 357 occupati diretti, oltre 90 assunzioni dirette con un indotto che occupa oltre 200 persone».

Primo maggio di lotta. La mobilitazione dei lavoratori Eurallumina, comunque, continua non solo nella capitale ma anche in Sardegna. Questa mattina, davanti ai cancelli della fabbrica di Portovesme, si terrà un presidio degli operai. Domani, primo maggio, giornata simbolo dedicata al lavoro, gli operai con le loro famiglie, insieme agli addetti degli appalti e dei servizi e ai fornitori, si raduneranno nuovamente davanti alla fabbrica per ribadire l’unità e la determinazione nel continuare la lotta per il lavoro dopo sette anni di battaglie. Lunedì mattina, invece, ancora una mobilitazione a Cagliari con un sit–in davanti agli uffici della Regione. «La riapertura della fabbrica deve diventare centrale – hanno spiegato Gian Marco Mocci e Antonello Pirotto della rsu – considerato il dilagare della disoccupazione nel nostro territorio. L’Eurallumina attualmente rappresenta l’unica realtà produttiva che ha una proprietà, un progetto e un serio piano di investimenti di quasi 200 milioni di euro». La lotta dei lavoratori è giunta ad un passo decisivo per sperare di rivedere gli impianti in marcia. Dopo i passaggi burocratici, le firme su accordi di programma, protocolli d’intesa, incontri istituzionali avvenuti in questi ultimi anni, gli operai intendono arrivare alla soluzione della vertenza uniti e determinati.

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