La Nuova Sardegna

Appalti pilotati: Cassitta libero, Peru in cella. E nell'inchiesta spuntano anche firme false

di Enrico Carta
Il consigliere regionale Antonello Peru
Il consigliere regionale Antonello Peru

Sindacopoli, il tribunale del Riesame accoglie la richiesta di revoca della custodia cautelare per l’ingegnere di Calangianus e lascia in carcere il consigliere regionale di Sorso

29 aprile 2016
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ORISTANO. Spuntano firme false. Sono nelle carte dell’inchiesta sulla “Squadra” degli appalti e degli incarichi pilotati. Tra gli atti d’indagine c’è qualcosa che non torna e di cui nemmeno gli inquirenti si potevano accorgere. La firma in calce ad alcuni progetti e a una serie di documenti non sarebbe stata apposta dal professionista il cui nome e il cui cognome appaiono nell’atto. Quegli “autografi” sarebbero invece opera di una mano al momento misteriosa.

È il motivo per cui il tribunale del Riesame ha revocato la misura cautelare nei confronti dell’ingegnere di Calangianus, Giampiero Cassitta che così lascia i domiciliari e torna ad essere un libero cittadino, eccezion fatta per il divieto di esercitare la professione che è rimasto in piedi. Il nome del professionista, uno dei più conosciuti in Gallura, figura nell’elenco di coloro che hanno fatto parte della commissione per l’aggiudicazione del terzo lotto dei lavori sulla Sassari-Olbia, opera poi aggiudicata alla Italiana Costruzioni. Secondo la procura oristanese, che coordina il lavoro del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Oristano e dei carabinieri della Compagnia di Tonara, la presenza di Giampiero Cassitta in quella commissione di gara sarebbe figlia degli accordi tra l’ingegnere gallurese e il desulese Salvatore Pinna, colui che è considerato come la mente dell’intero sodalizio.

Se per Giampiero Cassitta le cose sembrano mettersi bene, per il consigliere regionale Antonello Peru restano tali e quali. Non può infatti lasciare il carcere, dopo che la richiesta di revoca della misura presentata dagli avvocati Luigi Esposito e Marco Enrico, è stata rigettata.

Sorte diversa e simile a quella di Giampiero Cassitta spetta invece a Walter Quarto, difeso dall’avvocato Leonardo Filippi, Franco Lai e Pisu, difesi dagli avvocati Ubaldo e Fabrizio Demurtas. Anche per loro i domiciliari terminano.

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