Monumenti aperti in Sardegna, 700 luoghi da visitare gratis nei weekend
Dal 23 aprile al 29 maggio in 48 comuni dell'isola
CAGLIARI. Settecento luoghi di cultura, tredicimila volontari, studenti per l'80%, cinque fine settimana e 48 comuni coinvolti: sono i numeri della ventesima edizione di Monumenti Aperti, in programma in Sardegna dal 23 aprile al 29 maggio. Cinque amministrazioni partecipano per la prima volta: Milis, Villasimius, Lunamatrona e Usini. Tra i nuovi siti, Imago Mundi, onlus che coordina la manifestazione, segnala la spiaggia di Porto Giunco a Villasimius, Sant'Antioco di Bisarcio a Ozieri, l'area archeologica delle Terme Maetzke a Porto Torres, ma anche il campanile della chiesa di San Ponziano a Carbonia e il Tophet a Sant'Antioco.
Il programma completo e le informazioni sui monumenti, che saranno visibili gratuitamente il sabato e la domenica, è consultabile nel sito www.monumentiaperti.com. Come ha precisato stamattina alla presentazione del calendario il presidente di Imago, Fabrizio Frongia, «non cambia la formula che mira a valorizzare siti sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, la manifestazione ha infatti contribuito ad accrescere la visibilità delle ricchezze archeologiche storiche e ambientali del nostro territorio». Secondo Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo, «Monumenti Aperti rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo turistico per la Sardegna».
Anche la ventesima edizione sarà sostenuta grazie ai finanziamenti dei Comuni aderenti alla rete per il 40%, degli assessorati regionali a Turismo e Beni culturali per il 20% e da sponsor privati per un altro 40%. Per un totale di 260mila euro. Oggi gli organizzatori hanno fatto anche il punto sui vent'anni della manifestazione comunicando alcuni numeri chiave: tre milioni di visite guidate realizzate gratuitamente da 100mila studenti e 50mila volontari che hanno raccontato mille monumenti in 119 amministrazioni comunali.