La Nuova Sardegna

Emergenza sicurezza, Alfano a luglio nell’isola

di Alessandro Pirina
Emergenza sicurezza, Alfano a luglio nell’isola

Il ministro accetta l’invito e ritornerà in Sardegna per incontrare i sindaci Scano (Anci): impegno del governo a estendere le telecamere a tutti i Comuni

20 aprile 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. A poco più di un anno dall’ultimo vertice isolano Angelino Alfano annuncia una nuova visita in Sardegna. Il ministro sarà nell’isola tra fine giugno e i primi di luglio, dopo le elezioni comunali. Nel 2015 a spingerlo a varcare il Tirreno fu la bomba piazzata contro il sindaco di Bultei, Francesco Fois. Questa volta a convincerlo è stata la lunga serie di attentati contro gli amministratori, da Desulo a Bottidda, da Belvì, a Orotelli, da Bosa a Sant’Antioco. Un’escalation che ieri è stata affrontata dal presidente regionale dell’Anci durante l’incontro al Viminale. Piersandro Scano si è presentato a Roma con un documento sottoscritto dai sindaci dell’isola. Un vademecum di 5 punti che ha sottoposto al sottosegretario agli Interni, Giampiero Bocci. «Qualcosa si muove», racconta Scano al termine del faccia a faccia. In particolare sulle telecamere da piazzare nei comuni.

La videosorveglianza. Il primo punto all’ordine del giorno sono proprio gli impianti di videosorveglianza che, per ora, verranno allestiti in 80 comuni, più 6 Unioni. Un progetto per il quale la Regione ha stanziato 7 milioni di euro. Un primo passo che, però, ai sindaci non basta. L’Anci vuole che tutti i 377 comuni siano sottoposti al controllo delle telecamere. Ed è questo che Scano ha chiesto al sottosegretario. «Il governatore Francesco Pigliaru ci ha assicurato che la Regione continuerà a fare la sua parte – spiega Scano – e io ho proposto di integrare queste risorse con quelle nazionali: servono circa 30 milioni. Vediamo se ci sarà l’intervento dello Stato. Il ministero comunque si è detto pronto a sedersi al tavolo con Anci e Regione per completare questo investimento».

Il protocollo. Due giorni fa ad Abbasanta il sindaco di Orotelli, Nannino Marteddu, uno dei sindaci nel mirino di incendiari e bombaroli, aveva posto l’accento sulla mancanza di personale per la gestione della sorveglianza. Un punto che ieri Scano ha affrontato con Bocci e il prefetto Luciana Lamorgese, capo di gabinetto di Alfano. «Sulla questione della gestione delle reti di sicurezza abbiamo concordato un protocollo con il Viminale, in modo tale che ci sia un coinvolgimento nella gestione della rete dei comuni, delle polizie locali, delle forze dell’ordine e di quelle forestali. Sarà un progetto sperimentale che partirà proprio dalla Sardegna».

Gli altri punti. Scano ha illustrato ai responsabili del ministero dell’Interno anche gli altri punti del documento redatto ad Abbasanta. Dal potenziamento dell’attività di intelligence al ripristino dei presidi territoriali dello Stato smantellati negli ultimi tempi per ragioni di spending review, a una maggiore integrazione tra forze dell’ordine e comunità locali. «Su questi punti c’è stato un impegno meno stringente che però noi apprezziamo. Dal Viminale ci hanno fatto sapere che oggi esistono risorse che fino a qualche tempo fa non c’erano e che faranno il possibile per darci le risposte che ci aspettiamo».

Inasprimento pene. L’ultima richiesta riguarda l’inasprimento delle pene per chiunque commetta reati contro gli amministratori. «Il disegno di legge Lo Moro è in dirittura d’arrivo. Dal ministero – dice ancora il numero uno regionale di Anci Sardegna – mi hanno assicurato che il governo interverrà per accelerare l’iter».

Osservatorio. Dal faccia a faccia al Viminale è, infine, emerso che la Sardegna sarà una delle prime sei realtà in cui partiranno gli osservatori territoriali contro la criminalità, che, mentre nel resto della penisola avranno carattere provinciale, nell’isola - proprio su richiesta di Anci - ci sarà un unico organismo regionale.

Invito ad Alfano. La questione Sardegna, insomma, è stata al centro dell’incontro al Viminale della delegazione nazionale Anci, tanto che alla fine il presidente Scano ha chiesto e ottenuto la disponibilità al ministro Alfano per una visita nei prossimi mesi. «Il Viminale ha preso questo impegno, verrà dopo le elezioni per verificare lo stato delle cose. Noi chiediamo velocità ed efficacia nel concretizzare gli impegni assunti».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative