La Nuova Sardegna

Puddu: «L’espulsione è giusta»

di Silvia Sanna
Puddu: «L’espulsione è giusta»

Il primo cittadino grillino di Assemini difende l’amico Sean: mi spiace per lui

17 aprile 2016
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SASSARI. La telefonata appena letto il giornale, l’invito a stare sereno, il conforto di chi ha vissuto una situazione molto simile. Tra Mario Puddu e Sean Wheeler c’è un forte legame di amicizia. Per questo la solidarietà del sindaco di Assemini, il primo a cinque stelle dell’isola, non si è fatta attendere. «L’ho sentito tranquillo, abbiamo parlato a lungo – racconta Mario Puddu –. Conosco bene la vicenda, sapevo che a Porto Torres all’interno del Movimento si viveva una certa tensione. Mi spiace molto. Perché storie come questa rischiano di offuscare il nostro impegno. Ma sono certo che Sean saprà spiegare come sono andate le cose». Perché, secondo il sindaco di Assemini, un paio di frasi estrapolate da un discorso più lungo significano poco: «Le parole vanno contestualizzate – dice Puddu – all’interno del dialogo ma anche della particolare situazione. È impensabile che un sindaco all’improvviso dica a un consigliere di lasciare il fidanzato oppure di dimettersi. È importante capire come si è arrivati a quelle frasi».

Le cause della rottura. Mario Puddu non esprime giudizi su Paola Conticelli, la consigliera espulsa. «L’ho conosciuta in occasione delle elezioni a Porto Torres, mi fa piacere che dica ancora di sentirsi del Movimento, vuol dire che condivide i nostri principi». Tra i quali c’è quello di aiutarsi e sostenersi a vicenda: «A Porto Torre invece a quanto so io succedeva una cosa strana. Arrivavano critiche feroci nei confronti dell’amministrazione, del sindaco e dei consiglieri del Movimento. Attacchi a tutti, tranne che a una persona. Ora – aggiunge Puddu – invito a mettersi nei panni di un gruppo di giovani privi di esperienza che si trova a gestire una realtà difficile come Porto Torres. È chiaro che in questo contesto gli attacchi a tutti, tranne che a una sola componente del gruppo, possono generare tensioni e malumori».

«L’espulsione è giusta». Ad Assemini un anno fa le espulsioni sono state addirittura tre. Altrettante consigliere entrate in rotta di collisione con il sindaco Puddu, accusato di appoggiarsi, nella gestione del Comune, a un gruppo di amici che non avevano alcun ruolo politico. Anche qui, come a Porto Torres, è finito in Procura. «Sono stato accusato di disonestà – dice Puddu – sono state dette parole pesanti che gettavano fango nei confronti del Movimento. A quel punto è scattata l’espulsione. Anche Paola Conticelli ha parlato molto male del gruppo del quale faceva parte, ha accusato il sindaco di essere inadeguato. L’espulsione? Ci sta».

I dissidenti. La prima era stata Paola Pinna, eletta alla Camera nel 2013. Espulsa dal Movimento, è passata prima con Scelta Civica e di recente è approdata nel Pd. Stesso partito di Giuseppe Mascia, che ha lasciato il gruppo M5S in consiglio comunale a Sassari. «Ognuno nella vita è libero di fare quello che vuole. E non mi metto a sindacare sulla onestà degli altri. Ma queste scelte mi lasciano stupito. Come si fa ad andare proprio con il partito che si è sempre criticato? Forse significa che gli ideali in cui si diceva di credere non erano tanto saldi».

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