La Nuova Sardegna

Migranti, oggi un nuovo sbarco a Cagliari. Accoglienza: servono 5mila posti

di Silvia Sanna
Si prepara l'accoglienza per i migranti in arrivo
Si prepara l'accoglienza per i migranti in arrivo

Dalla nave mercantile Rizopon scenderanno 235 africani in fuga, la metà sono donne. Le previsioni: con la bella stagione si moltiplicheranno gli arrivi ma mancano le strutture

14 aprile 2016
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SASSARI. La metà sono donne, sei i minorenni. In totale 235 migranti, soccorsi al largo delle coste della Sicilia dove cercavano la salvezza. L’hanno trovata sulla nave mercantile Rizopon, che questa mattina li porterà a Cagliari. L’arrivo è previsto intorno alle 8 al molo Rinfusa. È il secondo sbarco del 2016, con la bella stagione i viaggi della speranza dalle coste africane sono ricominciati. E la Sardegna, dove le strutture d’accoglienza sono colme, in meno di un mese ha accolto già 1000 persone.

L’accoglienza. Da ieri la macchina della Protezione civile regionale si è messa in moto. Un copione ormai consolidato, nel campo allestito di fronte al molo. I migranti arriveranno stanchi e affamati, alcuni avranno bisogno di cure mediche, tutti saranno visitati e identificati. A prendersi cura di loro ci saranno tanti volontari provenienti da tutta l’isola, appartenenti a diverse associazioni. Quando saranno terminate le operazioni di primo soccorso e accoglienza, i migranti saranno distribuiti in diversi centri sulla base del piano stabilito dalle prefetture: 112 stranieri rimarranno nel Cagliaritano, 71 andranno a Sassari, 30 a Nuoro e 22 a Oristano.

La provenienza. I migranti arrivano tutti dal centro Africa e tra di loro – secondo le prime informazioni – non ci sarebbero etiopi e somali, nazionalità che nelle ultime settimane hanno più volte protestato perché desiderano lasciare la Sardegna e ricongiungersi con parenti o familiari in altre nazioni europee, ma rifiutano di farsi identificare come previsto dalla normativa. La settimana scorsa a Cagliari la protesta degli ospiti di un hotel ha paralizzato il centro cittadino e non sono mancati momenti di tensione con la polizia. Negli ultimi giorni alcuni gruppi di somali sono stati fermati in aeroporto ad Alghero e nei porti di Arbatax e Porto Torres mentre cercavano di partire esibendo documenti falsi. È evidente che la situazione è critica. Anche perché in questo momento la Sardegna non ha le strutture sufficienti per fare fronte a nuovi sbarchi.

I nuovi arrivi. Il primo sbarco del 2016 il 21 marzo, primo giorno di primavera: 667 iI migranti arrivati in Sardegna. Quel giorno la prefettura di Cagliari lanciò l’allarme: non ci sono più posti. Le prefetture hanno disposto i bandi per trovare nuove strutture e bisogna fare in fretta perché gli sbarchi potrebbero essere numerosi.

Le previsioni. Il dato ottimistico parla di 5mila arrivi nel 2016. Ottimistico perché nel 2015 i migranti sbarcati nell’isola sono stati 5414: di questi, 2845 sono rimasti in Sardegna. La quota assegnata all’isola in ambito nazionale resta la stessa: 2,98 per cento. Il numero crescerà in maniera direttamente proporzionale al numero complessivo degli sbarchi in Italia. La certezza è che le prefetture hanno necessità di individuare 5mila posti: tra questi, 2190 serviranno alla provincia di Cagliari, nella quale troverà accoglienza il 47, 5 per cento dei migranti, mentre il 30,3 andrà nel Sassarese, il 12,9 a Nuoro e il 9,3 a Oristano.

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