La Nuova Sardegna

Assolto dopo vent’anni

Assolto dopo vent’anni

Un docente 50enne era stato accusato di violenza verso la figlia di un anno

09 aprile 2016
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CAGLIARI. Per vent’anni ha dovuto convivere con la accusa più infamante che può essere rivolta a un padre, quella di aver abusato della propria figlia. Ieri finalmente quell’incubo è finito: l’uomo, un insegnante 50enne di Cagliari, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Una sentenza che ha scritto la parola fine su una lunga vicenda iniziata quando lui aveva 30 anni e la bambina poco più di un anno. Una sentenza che è stata accolta con grande sollievo dal docente cagliaritano, finalmente liberato dall’ignobile accusa ma anche con enorme amarezza perché in tutti questi anni non ha più potuto incontrare la figlia, diventata ormai ventenne.

La vicenda ebbe inizio quando l’insegnante, difeso dall’avvocato Gianfranco Sollai, divorziò dalla moglie dopo una separazione conflittuale. Una guerra che si protrasse anche dopo la fine definitiva del matrimonio. Infatti, a pochi mesi dalla sentenza di divorzio la suocera dell’insegnante si presentò alla procura della Repubblica di Cagliari e denunciò il suo ormai ex genero. La donna, infatti, si era convinta che la nipotina, che aveva da poco compiuto un anno, avesse subito violenza da parte del padre. Quello per il docente cagliaritano fu l’inizio dell’incubo. Un incubo senza fine. Immediata, infatti, partì l’inchiesta penale e un provvedimento della procura dei minori vietò all’uomo di vedere la bambina. Dopo l’archiviazione dell’inchiesta, la piccola venne accompagnata da uno psichiatra al quale raccontò dei presunti abusi subiti. Così, anni dopo, gli inquirenti sono tornati a puntare il dito contro il docente per il quale l’accusa aveva sollecitato 12 anni di condanna. Ascoltate le parti però, la seconda sezione penale - presieduta da Massimo Costantino Poddighe - ha scagionato l’uomo che ora vorrebbe solo poter riabbracciare la figlia.

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