La Nuova Sardegna

Rivoluzione banda larga, l’isola parte per prima

Rivoluzione banda larga, l’isola parte per prima

C’è anche Cagliari tra le 5 città in cui a maggio prenderà il via il progetto Enel Renzi: «Il futuro è arrivato anche in Italia». Zedda: «Una svolta importante»

08 aprile 2016
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CAGLIARI. C’è anche Cagliari tra le prime cinque città in cui partirà la rivoluzione della banda larga. Il capoluogo isolano è stato scelto dall’Enel insieme a Perugia, Catania, Bari e Venezia per l’avvio del progetto dell’Enel che, per usare le parole del premier Matteo Renzi, «porterà il futuro anche in Italia». Ieri a Palazzo Chigi si è svolta la presentazione di “Banda larga ovunque” alla presenza anche del sindaco Massimo Zedda. «È un progetto innovativo – sottolinea il premier elogiando Enel che lo sta portando avanti – il governo è qui per realizzare le cose che non sono state fatte. Sblocchiamo le opere, compresa la banda larga. È arrivato il futuro, è arrivato anche in Italia. La banda ultra larga cambia la vita non solo del mondo della comunicazione, ma anche delle aziende e di ognuno di noi». Alla conferenza stampa era presente anche l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace.

Il 29 aprile, giorno in cui è stato organizzato un grande evento per i 30 anni di internet centrato su Pisa, partiranno le prime gare per i cluster C e D. Renzi ha spiegato che al contrario «le aree A e B sono aree dove il mercato la fa da padrone e i singoli operatori possono intervenire». A maggio saranno pronti i primi abbonamenti a Perugia. «L’obiettivo del Governo per Italia è quello da qui al 2020 di coprire tutto il territorio nazionale, il 100 per cento, a 30 megabit per secondo, mentre l’obiettivo è arrivare al 50 per cento del territorio nazionale a 50 megabit per secondo. C’è un fondo dello Stato con 4,9 miliardi del Cipe. 3,5 già stanziati, di cui 2,2 già andati ad aree che non sono di interesse di mercato». Alle prime 5 città seguiranno in autunno Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Padova, per arrivare in totale a 224.

«Cagliari entra nel primo gruppo di città del progetto – commenta il sindaco Massimo Zedda –. Una cosa importante innanzitutto per il patrimonio di reti tecnologiche che la città ha, una fibra di proprietà comunale, oltretutto tra le più estese d'italia. Questo progetto per la banda larga, interconnesso e integrato con le infrastrutture tecnologiche già presenti in città consentirà di attrarre finanziamenti e di dotare la città di una infrastruttura strategica importantissima di reti tecnologiche che consentiranno un accesso alla rete e alle informazioni con una velocità straordinaria». Sulla rivoluzione banda larga interviene anche la Tim, che tiene a precisare di essere già presente con la banda ultralarga a Cagliari, «grazie a un investimento di oltre 6 milioni di euro che già oggi rende disponibili a cittadini e imprese collegamenti fino a 100 megabit in tutta la città».

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