La Nuova Sardegna

L’ingegnere che ha ideato mezza Gallura

di Giampiero Cocco
L’ingegnere che ha ideato mezza Gallura

Giampiero Cassitta è accusato di aver favorito un’azienda nell’assegnazione di un lotto della 4 corsie

06 aprile 2016
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TEMPIO. Il coinvolgimento e il confino, agli arresti domiciliari, dell’ingegnere gallurese Giampiero Cassita hanno sorpreso e lasciato increduli gran parte dei galluresi. Giampiero Cassitta, originario di Calangianus ma da sempre residente con i familiari a Tempio, nel signorile palazzo attiguo al vecchio carcere della Rotonda, è infatti un professionista notissimo, per la sua instancabile attività, non soltanto in Gallura, ma in tutta l’isola. È più facile elencare le opere pubbliche nelle quali, da oltre trentanni a questa parte, non vi sia stata la matita o la direzione dei lavori dell’ingegnere calangianese che elencare i lavori che non lo hanno visto impegnato in prima persona. I Puc di diversi comuni della Gallura portano la sua firma, così come diversi porti e insediamenti turistici che vanno da Palau a Santa Teresa di Gallura, passando per Golfo Aranci e Olbia. La sopraelevazione del palazzo di giustizia di via Oschiri, a Tempio è stata possibile grazie ai suoi calcoli sul cemento armato da impiegare. Un palazzo di giustizia che il professionista frequenta da sempre per gli incarichi peritali che gli vengono affidati. Sua anche la direzione dei lavori della diga sul Rio Paggiolu, quella che potrebbe dissetare con acqua purissima i centri dell’alta Gallura. Nel caso di Sindacopoli, venuto clamorosamente alla luce ieri mattina, nel mandato di cattura disposto dal gip del tribunale di Oristano per 17 tra amministratori, funzionari e professionisti, figura anche il nome di Giampiero Cassitta, accusato di aver favorito una impresa nell’assegnazione del “Terzo Lotto” della costruenda strada a quattro corsie Sassari-Olbia. Il legale dell’uomo, l’avvocato sassarese Sebastiano Chironi, ha diffuso ieri pomeriggio una nota sulla vicenda che vede indagato il suo assistito.

«La lettura della ordinanza del gip consente di dire, e soltanto di dire, – scrive l’avvocato Chironi –, che il mio assistito è chiamato a discolparsi da una sola contestazione mossagli, quella di aver favorito, da commissario di gara che ha aggiudicato l’appalto del lotto 3 della Sassari – Olbia, l’ Ati Italiana Costruzioni-Salcef. Dopo una compiuta conoscenza delle carte si avrà modo di dimostrare quanto la decisione assunta dalla commissione abbia poco a che fare con gli asseriti, perché non dimostrati, accordi collusivi ed invece e piuttosto sia stata rispettosa di oggettivi criteri di valutazione delle offerte».

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