La Nuova Sardegna

Pd, il 16 a Tramatza l’assemblea verità

Pd, il 16 a Tramatza l’assemblea verità

Soru convoca il partito per trovare una soluzione alla crisi che paralizza i Democratici

05 aprile 2016
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CAGLIARI. L’ufficialità arriverà oggi, con l’invio delle lettere: l’assemblea generale del Pd, in crisi, sarà sabato 16 aprile, a Tramatza. Come sollecitato dal segretario Renato Soru, da mesi senza più maggioranza, sarà la presidente del partito, Gianna Rita Mele, a firmare le 160 convocazioni. Sarà l’assemblea a decidere quale sarà il futuro del Pd in Sardegna. Non più la direzione regionale, che tra l’altro finora si è sempre conclusa con un nulla di fatto. Proprio per questo, qualche settimana fa, Soru ha deciso di rompere gli indugi e puntare al bersaglio grosso: l’assemblea. Il 16 aprile sarà l’ultima chiamata per un partito che dall’inizio dell’anno è dilaniato dalla lotta interna fra le correnti. Un passo indietro, per ricostruire la storia. Fino a qualche mese fa, Soru poteva contare su una maggioranza composta dai suoi fedelissimi e dal gruppo dei popolari-riformisti, capeggiata dagli ex parlamentari Antonello Cabras e Paolo Fadda. Ma non più da gennaio, quando l’alleanza a freddo del 2014 si è di fatto sfaldata. Quello che è accaduto dopo è storia recente. Dagli scontri in direzione ma senza arrivare mai a un chiarimento fino alle dichiarazioni di due pezzi da novanta della corrente Cabras-Fadda: l’ex presidente del Consiglio regionale Giacomo Spissu, tra l’altro portavoce ufficiale del gruppo, e l’attuale senatore ed ex segretario Silvio Lai. In entrambi i casi la sintesi estrema è questa: «Non esiste più una maggioranza e il partito (a pochi mesi dalle elezioni amministrative) non può restare senza una guida riconosciuta». Anche quello che ha fatto dopo Soru, sfiduciato a voce, è storia recente: nessun passo indietro e nonostante una segreteria ridotta ai soli «soriani», è andato avanti per la sua strada. Fino alla decisione di chiedere la convocazione dell’assemblea. Con nel frattempo più di uno scontro aspro con gli ex alleati. L’ultimo con l’attuale presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, altro uomo forte della corrente riformista, sul prossimo referendum sulle trivelle, neanche pochi giorni fa a margine della direzione regionale di sabato scorso. E proprio il giorno prima dell’apertura dei seggi, a Tramatza, le correnti in lotta si ritroveranno per l’ennesimo faccia a faccia. Stavolta però sarà quello decisivo. Le ipotesi possono essere almeno tre: all’assemblea Soru potrebbe chiedere di essere riconfermato, ma dovrà avere dalla sua una nuova maggioranza. Da solo non ha i numeri per andare avanti, gli servirebbe un nuovo alleato. Che potrebbe essere il gruppo dei renziani della prima ora, con i quali ci sarebbe stato un avvicinamento benedetto dalla segreteria nazionale. Se così fosse, vorrebbe dire che nel Pd sardo ci sarebbe stato un altro strappo e cioè all’interno dell’attuale minoranza del Pd. Finora era composta dai renziani, appunto, e dagli ex Ds, capeggiati dai parlamentari Ignazio Angioni e Siro Marrocu, ma questo gruppo non sarebbe più granitico. Un’altra ipotesi è che Soru si presenti dimissionario a Tramatza e allora sarebbe l’assemblea (senza passare attraverso le primarie) a eleggere il nuovo segretario. Terza ipotesi, dalla riunione potrebbe venire fuori invece una grande alleanza fino al congresso straordinario del partito anticipato di un anno, nel 2017, rispetto alla scadenza naturale. (ua)

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