La Nuova Sardegna

Città metropolitana, maggioranza al Pd la sorpresa è il Psd’Az

Città metropolitana, maggioranza al Pd la sorpresa è il Psd’Az

I Dem conquistano 15 seggi su 40, pareggio tra le correnti Il centrodestra si ferma a 12, il più votato è Giuseppe Farris

05 aprile 2016
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CAGLIARI. Il Pd ha vinto le elezioni del primo Consiglio della Città metropolitana di Cagliari. Ha conquistato 15 seggi su 40. Al secondo posto la lista del centrodestra, «Cagliari in cantiere», 12 seggi, al terzo i sardisti, 7, e all’ultimo la Sinistra 6, sotto il simbolo «Cagliari metropolitana» in cui oltre al partito del sindaco Massimo Zedda, Sel, erano presenti anche candidati del Partito dei sardi, Rossomori, Centro Democratico e l’Upc. Va detto che l’elezione del Consiglio metropolitano era riservata ai sindaci e ai consiglieri dei 17 Comuni (meno Monserrato, commissariato) che fanno parte dell’Area vasta e dove il Pd governa in nove municipi. Quindi, quella del Partito democratico era una vittoria scontata e infatti ha ottenuto il 37,5 per cento dei voti ponderati, cioè di un complicato calcolo che garantisce la rappresentatività dal Comune più grande, Cagliari, a quello più piccolo, Villa San Pietro. In queste elezioni indirette, senza che il seggio fosse aperto ai cittadini, c’è chi ha voluto vedere anche un’anteprima delle prossime amministrative, a giugno, a Cagliari, ma potrebbe essere un azzardo. Comunque, l’alleanza di centrosinistra che sostiene la ricandidatura di Zedda avrà la maggioranza nel primo Consiglio metropolitano. Consiglio che rimarrà in carica fino a settembre, quando proprio dopo l’esito delle amministrative cagliaritane dovrà essere rieletto. E la prossima volta i seggi in palio non saranno più 40, ma 14 dopo che la Giunta ha corretto di nuovo l’articolo della legge di riforma degli Enti locali per evitare che finisse per essere impugnata dal Governo. Fra qualche settimana la correzione sarà confermata con un voto del Consiglio regionale e sarà operativa a settembre.

Il Pd. La vittoria è innegabile, è stato il primo commento del segretario provinciale Stefano Lilliu: «È la conferma – dice – che siamo riusciti a dare rappresentanza a moltissimi territori, a testimonianza del nostro impegno per una vera Città metropolitana». Per il Pd, «questo successo servirà a rafforzare anche la candidatura di Massimo Zedda alle comunali di Cagliari». . C’è una curiosità nel Pd dilaniato dalla lotta intestina fra le correnti. La sfida interna fra Soru e l’area Cabras-Fadda è finita alla pari: 5 seggi a testa.

Il centrodestra. Nell’alleanza in cui Forza Italia e i centristi dell’Udc e i Riformatori erano la spina dorsale, ha confermato le previsioni della vigilia. Forza Italia, con il consigliere comunale di Cagliari Giuseppe Farris, candidato-sindaco mancato, ha ottenuto il numero più alto di preferenze, quasi 4mila. Udc e Riformatori hanno fatto invece bottino pieno con diversi consiglieri. Tanto che il coordinatore dei Riformatori, Michele Cossa, ha commentato: «Se il centrosinistra non trasformerà la Città metropolitana in un carrozzone, sarà una grande occasione». Va aggiunto che il centrodestra poteva contare anche sul peso del sindaco di Quartu, Stefano Delunas, espulso dal Pd.

Il Psd’Az. È la vera sorpresa di queste elezioni. «Abbiamo ottenuto il migliore risultato di sempre col 18,7%», è stata la dichiarazione del segretario regionale Christian Solinas. Addirittura, a Cagliari, i sardisti hanno conteso fino all’ultimo il primato al Pd. Però nella lista erano candidati anche alcuni esponenti del centrodestra (travaso di voti?) e bisognerà anche vedere se, come pare, alle amministrative di giugno il Psd’Az confermerà invece l’appoggio al candidato del centrosinistra.

L’insediamento. Il sindaco Zedda, in carica dal 17 marzo, ha presieduto ieri il Comitato dei 17 sindaci, avrà il compito di approvare lo statuto entro il 5 maggio, e anche il primo Consiglio metropolitano. Infine, ha confermato: «Domani saremo a Roma per trattare con il Governo i quasi 220 milioni di finanziamento assegnati alla Città metropolitana e sappiamo già come investirli». (ua)

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