La Nuova Sardegna

storia di un manager

Da Sorso all’Africa giro del mondo in bici per trovare l’amore

di Salvatore Santoni
Stefano Cucca e la moglie Thandy il giorno del loro matrimonio
Stefano Cucca e la moglie Thandy il giorno del loro matrimonio

Un manager sassarese si sposa a Città del Capo. Ma per il fatidico sì ha dovuto donare ben 20 mucche

04 aprile 2016
4 MINUTI DI LETTURA





SORSO. I 30mila chilometri da percorrere a colpi di pedale, gli imbarchi e gli scali da fare per attraversare tutti i continenti, l’attrezzatura essenziale per passare 365 notti all’addiaccio del mondo: prima di partire per il giro del mondo in bicicletta pianificò ogni particolare. Per realizzare il progetto Rumundu, l’impresa votata alla ricerca di stili di vita sostenibili, il manager e iron man sassarese Stefano Cucca aveva pensato a tutto. Ma ha tralasciato una variabile: l’amore. Si è dovuto arrendere a una trentenne sud africana che gli ha rapito il cuore e l’ha fatto scendere dai pedali. Nei giorni scorsi, il giovane sassarese è volato in Sud Africa per sposare la ragazza dopo aver pagato (se così si può dire) l’equivalente di venti mucche.

L'incontro. Siamo nell’aprile del 2014. Il giovane sassarese arriva a Città del Capo, in Sud Africa. A milioni di pedalate da casa e con qualche chilo in meno, Stefano Cucca riprende fiato a bordo strada. Si inizia con un saluto, si continua con due chiacchiere e si finisce a parlare fino a notte fonda: lei si chiama Thandy, ha 32 anni, e gestisce un ristorante. Lui è Stefano, ne ha 37 e si è messo in sella alla bici per girare il mondo. Il destino sceglie il dove e il quando; loro fanno il resto. L’incontro tra i due futuri sposi è un classico: una panchina che guarda a ovest e tutt’attorno la città colorata da un tramonto mozzafiato. «Lei era l’unica persona che nel caos della città sembrava tranquillissima a godersi lo spettacolo – racconta il manager sassarese –. Gli altri erano presi dalla frenesia e la sua tranquillità mi ha incuriosito».

Neanche mezzo secondo che l’iron man sassarese dal cuore tenero è stato conquistato in un baleno. «Il giorno seguente – continua Cucca – avrei dovuto prendere il volo per lasciare il Sud Africa ma è successa una cosa inaspettata. Ho incontrato due ragazzi già incrociati in Nuova Zelanda nelle precedenti settimane. Tra una cosa e l’altra, mi hanno convinto a partecipare ad alcuni eventi che si sarebbero svolti nei giorni successivi e quindi ho deciso di trattenermi altri 7 giorni, che mi hanno la possibilità di rivedere Thandi». Lei ha capito al volo che in quel giovane italiano barbuto ci fosse qualcosa di particolare: è rimasta affascinata dai suoi racconti e progetti di vita. «Incontrare Stefano è stato un segno del destino, e ho deciso di seguire il mio istinto», dice Thandi, che parla in inglese ma fa progressi con l’italiano. Il Sud Africa è una terra splendida ma la Sardegna l’ha proprio stregata. «La nostra terra è bellissima, ma qui in Sardegna è straordinaria – continua la giovane –. Per vivere qui è un’occasione per crescere e migliorare, anche se ho dovuto lasciare la mia casa. Ma sono felice così, guardo al futuro».

Le venti mucche. È seguito un periodo di contatti assidui. Lei è venuta a trascorrere del tempo in Sardegna; più tardi lui è volato in Sud Africa. «La decisione di sposarmi è saltata fuori dall’oggi al domani». Il fatidico sì, i due novelli sposi se lo son detti nei giorni scorsi, dopo due anni dal loro incontro e varie staffette tra Sardegna e Sud Africa, in un rito civile celebrato a Città del Capo per poi spostarsi a festeggiare in maniera tradizionale a 2mila chilometri di distanza, nel piccolo villaggio di Port Alfred. Il matrimonio non è stato poi così diverso da quelli che si vedono in certi angoli della Sardegna. A parte una cosa. Sì, perché per sposarsi Stefano Cucca ha dovuto negoziare la moglie a suon di mucche: venti, per l'esattezza. Sul serio? «Sì, sì. Non è come sembra, però c’è stata proprio una negoziazione, un rito antico che si chiama lobola. In pratica i miei rappresentanti si sono incontrati con quelli della famiglia di Thandi e hanno stabilito un prezzo. In Sud Africa funziona così: le mucche hanno un valore, ci si mette d’accordo sul numero e poi l’equivalente valore in denaro viene utilizzato per organizzare la festa del matrimonio». E chi paga? «Il marito, è ovvio».

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative