La Nuova Sardegna

Bombe e fucilate, un paese sotto tiro

OROTELLI. Non è la prima volta che i sindaci di Orotelli vengono presi di mira dagli attentatori. Il primo attentato la notte del 5 marzo 1991 contro l'allora primo cittadino Tore Podda, esponente...

03 aprile 2016
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OROTELLI. Non è la prima volta che i sindaci di Orotelli vengono presi di mira dagli attentatori. Il primo attentato la notte del 5 marzo 1991 contro l'allora primo cittadino Tore Podda, esponente del Pci, sindaco per la seconda volta. Ignoti spararono alcune colpi di fucile contro la sua abitazione in via san Michele, nel rione S'iscaleddu. L'attentato, senza conseguenze, provocò le dimissioni del sindaco e dell'intero consiglio comunale. Tore Podda, operaio della Lorica di Ottana, venne preso di mira anche ad aprile del 2000, la notte di Pasquetta. Allora, l'ex sindaco di Orotelli era stato appena eletto consigliere provinciale dei Ds. Contro la sua abitazione vennero sparate due fucilate.

Gli attentatori tornarono in azione a Orotelli la notte dell'10 maggio del 2003, quando piazzarono un ordigno davanti all'abitazione dell'allora sindaco Tore Zoroddu (classe 1949, commercialista di professione), nella centralissima via Cavallotti, a poco passi da piazza Su palu. Solo per un caso non esplose . L'ordigno, sistemato davanti al garage dell'abitazione, venne scoperto dallo stesso Zoroddu. Che, comunque portò a compimento il suo mandato senza, però, ricandidarsi. Il suo posto, nel 2006, venne preso proprio da Nannino Marteddu che non ha mai ricevuto minacce né intimidazioni. Fino all'altra notte. (f.s.)

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