La Nuova Sardegna

Province, oggi sit in dei dipendenti

di Giovanni Melis
Province, oggi sit in dei dipendenti

Manifestazione in tutta l’isola per chiedere certezze sul futuro del personale

31 marzo 2016
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CAGLIARI. I dipendenti delle province oggi manifesteranno in tutti i capoluoghi per chiedere il mantenimento degli attuali livelli occupativi. A Cagliari dalle 10 si terrà un presidio pubblico organizzato da Cgil, Cisl e Uil in viale Trieste di fronte alla sede dell’assessorato agli Enti locali. Tra le tante richieste i lavoratori delle province puntano al rinnovo di tutti i contratti dei precari, la definizione di un organo stabile per l’ente e risorse certe per evitare il blocco degli stipendi e dei servizi. Intanto, ieri mattina è stato siglato all’assessorato il Protocollo d’intesa su attuazione, monitoraggio e qualificazione delle funzioni e del personale coinvolto nel processo di riordino istituzionale della Sardegna, firmato anche dai segretari confederali regionali e della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. Su delega della Giunta la Regione è stata rappresentata dagli assessori Cristiano Erriu (Enti locali) e Gianmario Demuro (Riforme e personale). Il protocollo porta anche la firma del presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, in rappresentanza di tutte le associazioni delle autonomie locali. Prosegue così il percorso iniziato il 24 novembre di due anni fa, quando fu sottoscritto il precedente protocollo d’intesa. Regione, Anci e organizzazioni sindacali hanno confermato l’impegno nel proseguire nella collaborazione per raccogliere, analizzare e valutare i dati del personale ad oggi impegnato nei servizi e nelle funzioni oggetto del riordino avviato con l’approvazione della legge di riforma degli enti locali. Due gli obiettivi primari: la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e il mantenimento (anche sotto il profilo qualitativo) dei servizi erogati a cittadini e imprese. Il tutto nel rispetto degli equilibri di bilancio. Nel frattempo va avanti il lavoro di monitoraggio che consentirà di avere un quadro definito del personale a vario titolo interessato alle procedure di riordino istituzionale, in particolare nelle Province. Ciò consentirà anche di rilevare le eventuali criticità, comprese quelle nelle società in house.

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