La Nuova Sardegna

L’assessore regionale

Morandi è ottimista: «Verso il tutto esaurito»

di Dario Budroni
Morandi è ottimista: «Verso il tutto esaurito»

SASSARI. L’isola si sgranchisce le gambe e comincia a fare i conti con la stagione 2016. Il weekend di Pasqua è il primo appuntamento dell’anno a smuovere i numeri delle prenotazioni. Una manciata di...

26 marzo 2016
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SASSARI. L’isola si sgranchisce le gambe e comincia a fare i conti con la stagione 2016. Il weekend di Pasqua è il primo appuntamento dell’anno a smuovere i numeri delle prenotazioni. Una manciata di giorni che rimette in moto il settore turistico dopo un inverno passato praticamente in letargo. Secondo la Regione, nonostante una Pasqua in netto anticipo e i troppi hotel ancora chiusi, i segnali sono positivi. «Il trend di arrivi e presenze è decisamente in rialzo, considerata la ridotta percentuale di strutture aperte – commenta Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo –. La Pasqua è il primo test di rodaggio della stagione. Per questo abbiamo rifinanziato i riti della Settimana santa».

Gli arrivi. I voli sono praticamente pieni. A Elmas, secondo le stime di Sogaer, sono attesi tra i 48mila e i 50mila passeggeri, distribuiti su 310 voli tra partenze e arrivi. Al Costa Smeralda di Olbia, invece, la Geasar ha stimato 18mila sbarchi su 126 movimenti. Alcune compagnie internazionali hanno anticipato l’avvio dei collegamenti previsti per la «Summer 2016», altre ne hanno attivato di nuovi e Meridiana ha incrementato i posti sulle rotte nazionali. Per quanto riguarda l’aeroporto di Alghero, invece, la Sogeaal non dà numeri. Si è limitata a definire «interessanti» le previsioni di traffico. Sono invece 24mila i passeggeri che transiteranno per i porti di Olbia e Golfo Aranci.

Hotel chiusi. La ricettività negli hotel, comunque, ancora non decolla. Secondo i dati di Federalberghi al momento è aperto solo il 25 per cento delle strutture isolane. «Con questi numeri la stagione deve ancora arrivare – commenta il presidente Paolo Manca –. In Sardegna c’è il 50 per cento degli hotel che lavora solo quattro mesi all’anno». Tengono invece le case vacanza. Per gli affitti al mare, come segnala il sito www.casa.it, si assiste a un boom di richieste per San Teodoro, Arzachena, Santa Teresa, Golfo Aranci, La Maddalena, Villasimius e Quartu.

La Pasqua dei sardi. La Coldiretti sta monitorando abitudini e consumi dei sardi. Il 57 per cento di loro trascorrerà le festività in casa, con parenti e amici. L’85 per cento, invece, acquisterà prodotti rigorosamente locali. La Pasquetta resta una giornata quasi intoccabile. Solo il 2 per cento dei sardi la passerà al lavoro. Il resto si dividerà tra scampagnate (22 per cento), agriturismo (18) e ristoranti (11). Mentre quasi la metà (il 44 per cento) passerà il giorno di Pasquetta in casa. Il budget per il pranzo, invece, si aggira attorno a una media di 35 euro. Solo il 5 per cento dei sardi ha dichiarato che spenderà oltre 60 euro. «La crisi limita le spese ma non l’attenzione per i prodotti di qualità – spiega Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna –. Il consumatore di oggi è sicuramente più attento alla qualità e alla provenienza».

Maggio da record. L’isola, comunque, guarda oltre la Pasqua. La Regione per esempio sta cominciando a buttare giù i primi numeri relativi al mese di maggio. Le previsioni sono tutte incoraggianti, grazie anche agli arrivi dall’estero. «Sosterremo l’attività delle aziende di settore con azioni di comunicazione mirate sui mercati nazionali, in quelli di lingua tedesca e del Regno Unito – spiega l’assessore al Turimo Francesco Morandi –. Stiamo investendo su alcuni progetti pilota di destagionalizzazione perché nel 2016 si lavori a pieno regime da maggio a ottobre e nel 2017 da aprile a novembre».

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