La Nuova Sardegna

Abbanoa: il gip sospende il direttore Murtas

di Mauro Lissia
Abbanoa: il gip sospende il direttore Murtas

Accolta la richiesta del pm titolare delle due inchieste contro il dirigente. Pronto il ricorso della società

24 marzo 2016
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CAGLIARI. Il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas è stato sospeso a tempo indeterminato dall’incarico di vertice e non potrà avere alcun ruolo nell’amministrazione e nella gestione della società concessionaria del servizio idrico fino ad un’eventuale revoca della decisione. L’ha deciso il gip Giampaolo Casula, che ha accolto la richiesta avanzata a gennaio scorso dal pm Giangiacomo Pilia, titolare delle due inchieste giudiziarie che riguardano Murtas, i due amministratori unici che si sono alternati nel ruolo, Carlo Marconi e Alessandro Ramazzotti, e il credit manager Massimo Cossu che si è dimesso in questi giorni. Il provvedimento, sostanzialmente senza precedenti nella pubblica amministrazione in Sardegna, è legato a una sequenza di presunti abusi d’ufficio che la Procura contesta al manager. Il pm Pilia ha fatto riferimento nella sua istanza ai tre presunti abusi d’ufficio contestati a Murtas e all’ex amministratore unico Carlo Marconi nell’atto di chiusa indagine notificato il 20 luglio dell’anno scorso. A quei fatti se ne aggiungono due, che fanno parte degli atti d’indagine successivi. Il primo riguarda la posizione dell’avvocato Giuseppe Macciotta, da anni legale di Abbanoa, che non risulta indagato. Il magistrato sostiene che il dg Murtas ha affidato allo studio cagliaritano un’attività di recupero crediti per milioni di euro senza alcuna procedura di evidenza pubblica. Il secondo è riferito ad alcuni incarichi conferiti a ingegneri, pure quelli senza alcuna procedura di selezione. Ancora: nell’istanza di sospensione la Procura fa riferimento al presunto demansionamento di una dirigente di Abbanoa, Valentina Figliola. La professionista, che attraverso l’avvocato Andrea Pogliani ha denunciato alla Procura una situazione di mobbing, era stata trasferita senza alcuna motivazione formale dalla posizione di responsabile del recupero crediti allo sportello clienti di Iglesias, per poi essere richiamata alla sede di Cagliari facendo capo a ragioni di salute, il tutto appena prima che il giudice del lavoro si esprimesse sul ricorso urgente ex articolo 700 presentato dalla dipendente. In questo caso il pubblico ministero legge la volontà, da parte di Murtas, di insistere nelle azioni di mobbing già contestate nella prima fase dell’inchiesta giudiziaria. Per queste ragioni e in base a questi fatti accertati nel corso dell’indagine il direttore generale, a giudizio del pm Pilia ed ora anche del gip Casula, dev’essere sospeso per evitare ulteriori danni all’azienda. In una nota Abbanoa annuncia che farà appello contro il provvedimento al tribunale collegiale: «Rinnovando piena fiducia nell’operato dei giudici – è scritto – auspichiamo che in quella sede siano riconosciute le ragioni dell’azienda».

L’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda dichiara. «La Regione prende atto delle ultime decisioni dell'Autorità giudiziaria e chiede all’amministratore di Abbanoa di tutelare al meglio e in ogni sede gli interessi e l'operatività della società».

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