La Nuova Sardegna

Forza il posto di blocco: arrestato

di Gian Carlo Bulla
Forza il posto di blocco: arrestato

Escalaplano. Angelo Demontis è sotto processo per l’assalto a un portavalori

16 marzo 2016
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ESCALAPLANO. Non si è fermato a un posto di controllo e ha pure speronato una auto dei carabinieri della stazione di Villasalto che lo inseguiva. Angelo Demontis, disoccupato di 43 anni di Escalaplano con diversi precedenti penali, è stato arrestato lunedì pomeriggio dai carabinieri della compagnia di San Vito, affiancati dai colleghi di Jerzu, per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L’episodio è accaduto nella strada provinciale 22, all’altezza del bivio per Goni. Demontis anziché fermarsi al posto di blocco dei carabinieri della stazione del Gerrei, lo ha forzato e ha schiacciato il piede sull’acceleratore per fuggire, a bordo di una Nissan Navara, verso Escalaplano. I militari hanno quindi allertato la centrale, che ha disposto l’invio sul posto di altre pattuglie. I carabinieri coordinati dai capitani Stefano Colantonio e Giovanni Merola hanno attivato l’inseguimento dell’uomo, che sentendosi braccato ha rallentato la marcia forse con l’intento di fermarsi. Subito dopo, però, il 43enne ci ha ripensato e con una improvvisa manovra ha fatto marcia indietro e ha speronato una auto degli inseguitori. Si è quindi inoltrato nella strada comunale che conduce a San Salvatore dove ha abbandonato l’auto e ha proseguito la fuga a piedi. Infine è stato arrestato dai militari. Ieri il disoccupato, dopo aver trascorso la notte ai domiciliari, è stato accompagnato in tribunale a Cagliari per il processo col rito direttissimo. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta dei termini a difesa. In attesa della nuova udienza Demontis rimarrà ai domiciliari. Inoltre il 43enne è sotto processo come componente della banda che ha assaltato il furgone portavalori che il primo dicembre 2011 transitava sulla statale tra Nuoro e Siniscola. Demontis, quel giorno, era stato trovato sanguinante e in stato di choc, su una stradina parallela alla 131, forse abbandonato dai complici. Ma lui non ha mai ammesso nulla.

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