La Nuova Sardegna

sicurezza

Polizia, è polemica sugli organici

Polizia, è polemica sugli organici

Il questore di Nuoro: non siamo pochi. Cocco (Sel) attacca Pili

10 marzo 2016
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SASSARI. I sindacati di polizia denunciano organici ridotti all’osso. Da nord a sud l’isola deve fare i conti con molti meno uomini di quanti ne sono previsti dalla pianta organica. Una situazione particolarmente difficile al nord, anche alla luce dei recenti eventi criminosi. Da ultima la rapina alla Mondialpol dal bottino milionario. Una carenza di personale che riguarderebbe meno il Nuorese. Ad affermarlo è il questore Paolo Fassari. «Nella nostra provincia prestano servizio 603 dipendenti, 449 dei quali nella questura - 256 nell’ufficio capoluogo e 193 nei sette commissariati distaccati – spiega –. Il ruolo dei dirigenti e dei funzionari della questura di Nuoro non accusa carenze mentre quello di agenti e assistenti registra solo due unità in meno, 368 anziché 370. Il decremento fortemente penalizzante è riferibile invece alla qualifica degli ispettori e dei sovrintendenti. Questo non vuol dire – aggiunge il questore – che non condivida l’auspicio di vedere incrementati gli organici di tutte le forze di polizia». Fassari interviene anche sul non invidiabile primato della provincia di Nuoro, secondo una recente graduatoria prima in Italia per omicidi. «La classifica, relativa al 2014, ha assunto quale criterio il numero di omicidi rapportato alla popolazione, influenzato negativamente nei territori a contenuta densità abitativa. Il dato del 2014 è infatti di 12 omicidi consumati mentre nel 2015 ne sono stati commessi 8». Nei giorni scorsi la questione sicurezza è stata al centro di un intervento del deputato Mauro Pili, di Unidos, che aveva denunciato la situazione precaria dei poliziotti di Sassari dopo l’assalto alla Mondialpol per una serie di criticità nell’equipaggiamento, dalle armi ai giubbotti antiproiettile. «Da tempo – afferma Daniele Cocco, consigliere regionale di Sel – ho denunciato l'abbandono di una parte del territorio quasi non fossero tutti uguali i cittadini della Sardegna. Mi riferisco in particolare alla chiusura di alcune caserme del Goceano e alla certa soppressione della scuola di polizia a cavallo di foresta di Burgos». Ma Pili va avanti con la sua battaglia al fianco del Sap. «La decisione del sindacato di diffidare il questore di Sassari è un atto forte ed estremo che richiede una risposta urgente e non più rinviabile – sostiene il leader di Unidos–. Il Sap con un documento ufficiale ha confermato quanto avevo denunciato». (al.pi.)

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