La Nuova Sardegna

Il Rolex di don Tamponi a due imprenditori che lo metteranno all'asta per finanziare la Caritas

di Angelo Mavuli
Il Rolex di don Tamponi a due imprenditori che lo metteranno all'asta per finanziare la Caritas

Tempio, l’orologio è stato donato dal parroco della cattedrale in cambio di 20 agnelli da distrinuire ai poveri a Pasqua. Il ristoratore Francesco Quargnenti e Salvatore Decandia, titolare in città di alcuni market, lo metteranno all'asta per finanziare l'emporio benefico

09 marzo 2016
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TEMPIO. Il Rolex “Air King” ha un nuovo proprietario. L’appello di don Antonio Tamponi è stato raccolto: l’orologio, donato dal parroco in cambio di 20 agnelli da destinare all’emporio della Carità, ora appartiene a due imprenditori locali, il ristoratore Francesco Quargnenti e Salvatore Decandia, titolare in città di alcuni market.

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Il parroco. «Sono felice di questa scelta – dice sorridente don Tamponi – nonostante oggi (ieri ndr) già dalla prime ore del giorno, appena la notizia è stata letta sulla Nuova, sia stato subissato da critiche, qualcuna anche ingiuriosa al limite della querela».

Basta critiche. «Ai poveri di spirito, agli aspiranti opinionisti, a quanti mi ricordano la massima evangelica della mano destra e della mano sinistra – prosegue il prete – voglio semplicemente dire che il gesto, frutto di una promessa fatta pubblicamente sei anni fa, si è reso necessario per la drammatica contingenza economica. E sono due gli scopi: trovare cibo per gli affamati e accendere i riflettori sull’emporio tempiese della Carità che assiste 434 famiglie che devono quotidianamente vivere scontrandosi con la mancanza di cibo.

Giusta causa. «Se il mio gesto – aggiunge il parroco – significa essere “pietra dello scandalo” sono ben felice di esserlo. Lo sono stato per una giusta causa. Chiedere cibo per i poveri». Da don Antonio Tamponi, da poco nominato Direttore aggiunto della Caritas diocesana, arriva infine un grande grazie «ai due imprenditori, a quanti, e sono tantissimi, sono solidali con il mio gesto e a tutti quelli che aiuteranno la Caritas. A quanti mi criticano chiedo una carità – aggiunge –, pensatela come volete, se potete però portate qualcosa da mangiare all’emporio della Carità, che si trova in circonvallazione San Giuseppe a Tempio. Dieci chili di pasta sfamerebbero dignitosamente, per qualche giorno, diverse persone».

Nuova asta. Soddisfatti ovviamente i due acquirenti che annunciano che non è loro intenzione tenere l’orologio. «Stiamo già cercando la data giusta per metterlo all’asta – dicono Quargnenti e Decandia –. Ma non chiederemo soldi. Chi vorrà l’orologio dovrà fare la sua offerta con una quantità di cibo che superi il valore dei venti agnelli. Chi vincerà l’asta è ovviamente libero di fare quel che vuole del Rolex. Anche di rimetterlo all’asta per avere altro cibo per i poveri. Ovviamente faremo tutto alla luce del sole e l’evento sarà aperto a tutti. L’importante è che non si spengano i riflettori sull’emporio della Carità».

La storia. Tutto ha avuto inizio domenica scorsa quando, alla fine dell’affollatissima messa delle 10.30, don Antonio Tamponi, ha sbalordito i fedeli annunciando di voler offrire il suo orologio Rolex in cambio di 20 agnelli. Il possesso dell’orologio, invece, era stato svelato durante un’intervista televisiva andata in onda nel settembre del 2010 al momento del suo ingresso in città come parroco. «Se sarà necessario – aveva detto il prete in quella occasione – sono disposto a mettere il Rolex a disposizione dei poveri». La parola data è stata mantenuta.

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