La Nuova Sardegna

muravera

Oltre 3mila persone in difesa del San Marcellino

di Gian Carlo Bulla
Oltre 3mila persone in difesa del San Marcellino

MURAVERA. C’erano oltre 3mila persone in piazza per difendere l’ospedale san Marcellino dal declassamento previsto nella nuova rete ospedaliera. Due grandi cortei sono partiti quasi simultaneamente...

06 marzo 2016
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MURAVERA. C’erano oltre 3mila persone in piazza per difendere l’ospedale san Marcellino dal declassamento previsto nella nuova rete ospedaliera. Due grandi cortei sono partiti quasi simultaneamente da San Vito e Villaputzu e hanno raggiunto Muravera. Ad attenderli c’erano centinaia di persone. Davanti all’ospedale si sono riuniti i consigli comunali di Muravera, San Vito, Villaputzu, Castiadas e Villasimius presieduti dai sindaci Marco Falchi, Gabriella Meloni, Sandro Porcu, Quintino Sollai e Gianluca Dessì. Alla manifestazione organizzata dai 5 comuni con la collaborazione del comitato popolare hanno aderito le associazioni del territorio, gli studenti delle scuole di Villaputzu e Muravera. Durante la manifestazione nei cinque comuni le saracinesche delle attività commerciali sono state abbassate. La protesta è stata preceduta da diverse altre iniziative: una petizione popolare promossa dalla associazione Obiettivo sanità Sardegna, presieduta da Lidia Todde, sottoscritta da oltre 8mila persone, diverse assemblee popolari e riunioni. Esposti in quasi tutte le finestre e i balconi delle abitazioni e degli esercizi commerciali dei comuni del Sarrabus teli bianchi macchiati di rosso sui quali campeggiano scritte in difesa dell’ospedale. La proposta della giunta regionale prevede il declassamento del San Marcellino a presidio di zona disagiata. I consigli comunali e i manifestanti hanno chiesto che vengano assicurati livelli adeguati di assistenza sanitaria e la garanzia del diritto alla salute per il Sarrabus Gerrei geograficamente isolato e in estate meta turistica. In particolare si chiede il mantenimento delle attuali caratteristiche e dotazioni: direzione sanitaria, pronto soccorso, medicina generale, chirurgia ordinaria e d’urgenza, oncologia, specialistica ambulatoriale, anestesia, laboratorio analisi, radiologia, dialisi, diabetologia, fisiatria e reumatologia. Sono previste nei prossimi giorni altre clamorose iniziative .

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