La Nuova Sardegna

Maxi rapina a Caniga, mai un colpo così ricco nell’isola

Maxi rapina a Caniga, mai un colpo così ricco nell’isola

Nel 2014 sulla 131 rapinati 6 milioni di euro. A Nuoro riusciti due blitz milionari

02 marzo 2016
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SASSARI. Lunedì a Sassari è stato messo a segno il colpo dei colpi. Undici milioni di euro. Ma negli ultimi anni nell’isola gli assalti a tanti zeri sono stati numerosi. Il più ricco il 21 marzo 2014 sulla 131 tra Sanluri e Serrenti. Una decina di banditi, volto coperto da passamontagna e armati di fucili kalashnikov, assaltò un furgone portavalori della cooperativa Vigilanza Sardegna, seguito da un altro blindato in appoggio, sparando una ventina di colpi per indurre i cinque vigilantes a non opporre resistenza. Un piano perfetto e i malviventi fuggirono con i sacchetti del denaro prelevato poco prima dalla Banca d’Italia di Cagliari e destinato alla sede di Nuoro dell’istituto di vigilanza per essere poi smistato in vari uffici postali del territorio. Un maxi colpo da sei milioni di euro.

Qualche mese prima la stessa cooperativa era finita nel mirino di un commando a Nuoro, in via Pasquale Dessanay, proprio di fronte al carcere di Badu’e Carros. Qui, la mattina del 14 ottobre 2013, la sede della Vigilanza Sardegna fu presa d’assalto da una decina di banditi armati. Il commando aspettò che arrivassero i due furgoni portavalori dell'istituto di vigilanza provenienti da Cagliari, e appena i mezzi imboccarono lo scivolo che conduce al garage caveau dello stabile, fece irruzione, bloccando, armi in pugno e minacce, le guardie giurate presenti sui blindati e negli uffici, e riuscendo a mettere a segno alla perfezione il colpo, che fruttò circa 5 milioni di euro, e ancora oggi è senza colpevoli.

Tre milioni e mezzo è la cifra che fu portata via, sempre a Nuoro, il 23 maggio 2006 nell’assalto alla sede della Over security, l’istituto di vigilanza di via Einstein. Una parte del commando fece irruzione nella sala operativa al pian terreno, mentre un'altra, che aveva il telecomando del cancello, entrò con un furgone nel cortile del condominio che ospitava la Over security. In un attimo i rapinatori immobilizzarono l'unica guardia giurata presente e il figlio del titolare. Per la rapina è stato condannato a 8 anni e 6 mesi Mosè Ledda, l’ex guardia giurata considerata dai giudici il basista del colpo.

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