La Nuova Sardegna

Carloforte, in Comune il “giallo” da un milione di euro

di Simone Repetto
Il municipio di Carloforte
Il municipio di Carloforte

Braccio di ferro tra la giunta di Marco Simeone e la società che gestisce lo stabilimento balneare Il Lido al Poetto: la srl cagliaritana chiede la restituzione della somma versata ai tempi in cui la ditta era dell'ex presidente del Bologna Calcio Sergio Porcedda

28 febbraio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CARLOFORTE. Braccio di ferro tra il Comune di Carloforte e la società Lido srl di Cagliari, gestore dello storico stabilimento balneare del capoluogo. La società cagliaritana chiede la restituzione di un milione di euro al Comune di Carloforte, la somma sarebbe stata versata dal precedente amministratore della società senza una giustificazione. Il Comune di Carloforte non intende restituire il denaro e si è opposto al decreto ingiuntivo emesso dal tribunale nel dicembre 2015.La misteriosa vicenda che risulta maturata nel corso del 2005 è venuta alla luce soltanto adesso con la recente delibera della giunta Simeone dove si decide di opporsi alla richiesta di restituzione assai pesante per le casse comunali: alla somma originaria di 998 mila euro devono aggiungersi anche interessi legali e spese legali che potrebbero superare i 220 mila euro. La storia è complessa, per capire bisogna tornare al 2005. Nel corso di quell’anno i 998 mila euro furono versati in quattro tranche all’amministrazione guidata dall’attuale sindaco Marco Simeone, allora al suo primo mandato.

Nel 2005 la Lido srl era dell’imprenditore Sergio Porcedda, successivamente salito agli onori delle cronache per essere diventato presidente del Bologna calcio, società da cui uscì perché travolto da una serie di vicende giudiziarie. Nel 2010 Porcedda passò la Lido srl a un altro imprenditore cagliaritano, Angelo Cerina. Ed è stato proprio lui, in qualità di amministratore unico, ad accorgersi che fra le voci in uscita c’era questa somma elevata priva «di controprestazione e senza riscontro nell'attività sociale, oltreché priva di causale – si legge nel ricorso –, non avendo la società ricorrente mai avuto alcun rapporto con il Comune di Carloforte». Il punto cruciale sta nel fatto che la somma sarebbe stata versata al Comune di Carloforte dalla Lido srl per conto della Bit (Baie Investimenti turistici) altra società di cui era titolare Sergio Porcedda.

Il milione di euro al centro del contenzioso giudiziario tra Lido srl di Cagliari e Comune di Carloforte sembra sia da ricondurre al Baia d'Argento, un vistoso albergo che si affaccia nella splendida insenatura della Caletta, di cui Porcedda, tramite la Baie Investimenti turistici, era divenuto proprietario. Dopo anni di abbandono l'hotel, all’inizio del Duemila, venne acquisito da Porcedda con l'intenzione di aprire un nuovo 5 stelle. Il volano dell’operazione erano i finanziamenti nazionali Pist (Programmi integrati di sviluppo territoriale) per le isole minori del 2000, che vedevano tra i destinatari anche Carloforte. Il contributo assegnato alla società Baie Investimenti turistici era superiore al milione di euro. Da subito, la Baie ne ricevette il 70 per cento, ma la ricostruzione dell’albergo non avvenne e, quindi, l’ufficio tecnico del Comune, nel gennaio 2005, decise per la revoca del finanziamento.

E siamo all’oggi con il ricorso presentato dal successore di Porcedda nella Lido srl: secondo quanto emergerebbe con chiarezza dalla documentazione prodotta da Cerina in tribunale, la restituzione del denaro è stata fatta dalla società Lido srl e non dalla Baie Investimenti turistici. Motivo che ha indotto Cerina a chiedere la restituzione dell'ingente somma, iscritta nel bilancio della Lido alla voce crediti, peraltro riconosciuti dal tribunale di Cagliari come “certi, liquidi ed esigibili”.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative