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Un enorme bacino di voti per la Regione e il Parlamento

Un enorme bacino di voti per la Regione e il Parlamento

SASSARI. La famiglia Randazzo oltre che all’Aias è legata a doppio filo alla politica. Anzi, proprio l’associazione ha rappresentato negli anni un enorme bacino di voti per il capostipite Bruno e per...

25 febbraio 2016
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SASSARI. La famiglia Randazzo oltre che all’Aias è legata a doppio filo alla politica. Anzi, proprio l’associazione ha rappresentato negli anni un enorme bacino di voti per il capostipite Bruno e per i figli Vittorio e Alberto, eletti entrambi in consiglio regionali. Il padre Bruno, invece, conquistò un posto anche alla Camera dei deputati: fu eletto nell’aprile del 2002 con la Dc, ottenne 31.326 preferenze, il terzo più votato nell’isola dopo Mario Segni e Angelo Rojch. Per andare in parlamento Bruno Randazzo lasciò il consiglio regionale, dove era stato eletto la prima volta nel 1984 e riconfermato nel 1989.

Il debutto dei figli in consiglio regionale avviene per entrambi nella XIII legislatura, quella della giunta di centrosinistra guidata dal presidente Renato Soru. Alberto siede in aula dal primo giorno, Vittorio subentra nel 2006 al dimissionario Giorgio Oppi, eletto in parlamento. I fratelli Randazzo entrambi dell’Udc, stanno all’opposizione. L’esperienza di Vittorio finisce nel 2009, quella di Alberto (entrato in Consiglio a 29 anni con oltre 8mila voti) va avanti nella XIV legislatura (centrodestra, governatore Ugo Cappellacci) e nella XV (quella attuale, governatore Francesco Pigliaru). Nel frattempo Alberto Randazzo ha lasciato l’Udc per passare prima al Pdl e poi a Forza Italia. Entrambi i fratelli sono a giudizio nel processo a Cagliari sui fondi ai gruppi consiliari. Ed entrambi, in consiglio regionale, hanno fatto parte della commissione che si occupa di sanità e assistenza socio-sanitaria. (si. sa.)

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