La Nuova Sardegna

la denuncia

«Basta, quei centri vanno chiusi»

«Basta, quei centri vanno chiusi»

Trincas (Unasam): stop ai casermoni simili ai vecchi manicomi

24 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Da tempo bussa alle porte della Regione per chiedere di fare controlli sull’assistenza all’interno delle strutture sanitarie. Non solo l’Aias, «sulla quale abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di familiari di pazienti» ma in generale su tutte le associazioni che accolgono persone disabili e non autosufficienti». Gisella Trincas, presidente di Unasam - il coordinamento nazionale che riunisce tutte le associazioni dei familiari dei pazienti psichiatrici, dice di avere trovato molta resistenza. «Dopo il caso terribile di Decimomannu abbiamo scritto una lettera alla Regione e alla Asl 8 di Cagliari in cui chiediamo l’apertura di una indagine amministrativa su tutte le strutture. Sappiamo che la stragrande maggioranza non risponde ai requisiti minimi per l’accoglienza e non garantisce il rispetto dei diritti umani». L’Aias è una di queste, dice Gisella Trincas, «perché all’interno di stabili enormi mette insieme persone che hanno bisogno di assistenza molto diversa. Abbiamo voluto la chiusura dei manicomi, che senso ha tenere aperte e finanziarie strutture simili, dove non c’è attenzione verso i singoli?». La Trincas ha portato il caso in Regione, a settembre è stata sentita in commissione Sanità. Dell’organismo fa parte Alberto Randazzo, consigliere regionale figlio di Bruno, fondatore dell’Aias in Sardegna e della Fondazione Stefania Randazzo. «Il consigliere non era presente durante la mia audizione nella quale ho evidenziato diverse situazioni anomale, anche nei centri Aias». Alle sue parole non è seguito alcun intervento. «Ho chiesto all’assessore Arru, sempre molto disponibile al dialogo, un piano per definire il sistema della salute mentale. Ora, dopo che è venuta fuori la storia terribile di Decimomannu, mi auguro che la Regione intervenga per fare luce su qello che accade nelle strutture di assistenza». (si. sa.)

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative