La Nuova Sardegna

Rubavano l’elettricità: 5 arresti

di Luciano Onnis
Rubavano l’elettricità: 5 arresti

Sottratti 1,3 milioni all’Enel. Coinvolti 100 titolari dei contatori manomessi

20 febbraio 2016
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CAGLIARI. Una banda organizzata per rubare l'energia elettrica con la manipolazione di allacci in abitazioni private, attività commerciali e piccole aziende. Cinque persone, due sardi e tre laziali, sono finiti agli arresti domiciliari a conclusione delle indagini nell’operazione “Alta Tensione”, condotta dai carabinieri di Villacidro, diretti dal capitano Valerio Cadeddu. Gli arrestati sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto e alla truffa. Il provvedimento del giudice riguarda Gianluca Corda, 40 anni, di Guasila, con precedenti in fatto di stupefacenti, Marco Mossa, 59 anni, di Quartu, Michele Franco, 52 anni, elettricista di Trapani residente a  Decimoputzu, Marco Serangeli, 48 anni, di Velletri, Nereo Magni, 53 anni, di Genzano. La notifica degli arresti, con perquisizioni domiciliari, è stata eseguita alle prime luci di ieri dai carabinieri, con la partecipazione di militari dei comandi di Cagliari, Latina e Velletri.

L'inchiesta era iniziata nel 2015 ed è proseguita, anche con l'ausilio di microcamere nascoste e intercettazioni.  I 5 avevano messo su una banda che manometteva gli allacci nelle case e in piccole aziende familiari. Un centinaio di “utenti” sono stati denunciati per concorso in furto e truffa, ma sarebbero almeno il doppio le utenze interessate e non ancora scoperte. L’indagine ha permesso di appurare come Corda, al centro di indagini per spaccio di sostanze stupefacenti, fosse dedito, in modo sistematico e in concorso con altri soggetti, alla manomissione dei contatori dell’energia elettrica per la riduzione della reale rendicontazione dei consumi registrata dal misuratore installato dalla società di distribuzione, con relativo taglio della maggior parte dell’energia fornita e consumata. L’attività si fondava sul passaparola: un cliente ne portava un altro, con sconti per chi presentava o portava nuovi utenti. Per quanto attiene la parte tecnica, è emerso che Serangeli e Magni (esperti nel settore perché ex dipendenti Enel), sono entrati a far parte dell’associazione in un secondo momento per l’esecuzione dei lavori più complicati. La stima del costo dell’energia elettrica sottratta in circa un milione e 300mila euro per la Sardegna e 630mila circa per Latina. Nell’ambito dell’indagine sono state denunciate in stato di libertà oltre 100 persone (utenti) con l'accusa di furto aggravato di energia elettrica, per aver fatto manomettere i relativi contatori di private abitazioni e di attività commerciali, ed evasione fiscale per i mancati introiti da parte dello Stato attraverso le accise sull’energia.

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