La Nuova Sardegna

l’appello dei sindaci

«Le imprese diano lavoro ai nostri disoccupati»

BONORVA. Con 182 milioni di euro per dare un volto più moderno alla 131 Nord si può sperare che si abbiano anche ricadute occupazionali sui territori. Un aspetto non certo secondario per i sindaci di...

20 febbraio 2016
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BONORVA. Con 182 milioni di euro per dare un volto più moderno alla 131 Nord si può sperare che si abbiano anche ricadute occupazionali sui territori. Un aspetto non certo secondario per i sindaci di Bonorva (Gianmario Senes) Pozzomaggiore (Mariano Soro), Semestene (Stefano Sotgiu), Cossoine (Sabrina Sassu) e Giave (Maria Antonietta Uras) presenti all’incontro con l’assessore regionale Paolo Maninchedda. Amministratori che devono fare i conti con la crescita esponenziale dei disoccupati nei loro paesi. «La Regione non è stazione appaltante – ha messo le mani avanti l’assessore –. Quindi quello che vi suggerisco è di chiedere alle imprese che vinceranno le gare di attingere alle liste di disoccupazione perché tutto possa avvenire nella massima trasparenza».

«Spero inoltre che anche le imprese sarde abbiano la forza di partecipare ai bandi – ha aggiunto Maninchedda – perché la Regione non può chiederlo. Di questo abbiamo discusso con l’Ance, l’associazione nazionale costruttori, perché anche le aziende isolane possano inserirsi nelle gare con le modalità necessarie. Ma una possibilità di ricaduta economica può arrivare anche nell’ambito delle forniture necessarie ai lavori».

Piermario Manca, consigliere regionale del Partito dei Sardi, ha a sua volta ribadito che, considerate le ristrettezze di bilancio della Regione «abbiamo finanziato infrastrutture per 700 milioni. E non è poco».

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