La Nuova Sardegna

intervento anche ad alÀ dei sardi

Peste suina, 37 maiali abbattuti Da Desulo critiche alla Regione

Peste suina, 37 maiali abbattuti Da Desulo critiche alla Regione

DESULO. La battaglia della Regione contro la peste suina, portata avanti dalla specifica Unità di progetto, si è spostata nella Barbagia montana e ad Alà dei sardi. Rispettivamente sono stati...

06 febbraio 2016
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DESULO. La battaglia della Regione contro la peste suina, portata avanti dalla specifica Unità di progetto, si è spostata nella Barbagia montana e ad Alà dei sardi. Rispettivamente sono stati abbattuti 23 e 14 capi.

Ieri mattina, la task force composta da tecnici e operatori del Servizio veterinario regionale e da uomini del Corpo forestale regionale, con il supporto dei carabinieri che hanno cinturato e controllato l’area interessata dall’intervento, è arrivata a Desulo.

«Sulla base di quanto previsto dal Piano di eradicazione della peste suina africana – si legge in una nota della Regione – approvato dalla giunta regionale e dal consiglio, grazie all’efficace collaborazione tra servizi veterinari, forestale ed ente foreste prosegue l’attività di contrasto degli allevamenti illegali. Dal 30 novembre, data prevista nel Piano di eradicazione per l'inizio delle attività di depopolamento, sono stati abbattuti 335 capi».

Ieri la montagna si è trasformata in una specie di teatro di guerra: forestali con i nuovi fucili Beretta, passamontagna e divise da assalto presidiavano il passo di Tascusì. Una cinquantina gli uomini impegnati in un allevamento localizzato lungo la strada di Tonara. A nessuno è stato concesso di avvicinarsi. Dopo le operazioni di abbattimento, le carcasse sono state interrate in un terreno vicino, individuato dalla Forestale e segnalato all’Unità di progetto. «La lotta all’allevamento illegale – ribadisce l’Unità di progetto – è indispensabile per l’eradicazione della peste, ma, più in generale, è necessario per la tutela del settore zootecnico e dei consumatori finali garantiti solo da prodotti provenienti da allevamenti legali e da allevatori professionali». Ma il blitz è stato duramente contestato dalla popolazione desulese e anche dall’amministrazione comunale. E il sindaco Gigi Littarru è stato addirittura accusato di essere il responsabile degli abbattimenti. «Abbiamo cercato la strada del dialogo con Regione e Unità di progetto – dice Littarru, molto preoccupato – dimostrando, con fatti concreti, la volontà degli allevatori di aderire a un percorso virtuoso. Evidentemente questo non è bastato. Avevo chiesto abbattimenti mirati attorno al paese e non ho mai avuto risposte alle decine di segnalazioni fatte. Eppure abbiamo iniziato un percorso virtuoso con Laore per convincere i cittadini a regolarizzare. È invece arrivata questa decisione. Temo che la strada appena avviata sia già finita su un binario morto. Come amministratori non abbiamo più credibilità».

Molto amareggiato anche l’assessore all’agricoltura Francesco Gioi: «Non è stata una bella giornata, perché è arrivata all’indomani del successo del focus sulla peste suina con Laore. Siamo d'accordo sulla necessità di regole. Ma il tipo di atteggiamento, non condiviso dalla popolazione, rischia di creare seri problemi a noi e difficoltà al piano di eradicazione».

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