La Nuova Sardegna

Voli low cost in Sardegna: ancora un mese per scongiurare la fuga di Ryanair

Voli low cost in Sardegna: ancora un mese per scongiurare la fuga di Ryanair

Anche singoli cittadini versano somme di denaro nel Fondo istituito dalla Camera di commercio di Sassari per convincere la compagnia aerea irlandese a non lasciare gli scali dell'isola, il milione di euro necessario non è stato ancora raggiunto ma c'è speranza di farcela perché il termine entro il quale i vettori programmano la stagione è stato prorogato alla fine di febbraio 2016

31 gennaio 2016
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SASSARI. Non più la fine di gennaio ma c'è tempo ancora fino al 28 febbraio 2016 per contribuire al Fondo straordinario istituito dalla Camera di commercio di Sassari su idea di Stefano Visconti presidente di Confcommercio Federalberghi per il nord Sardegna per raggiungere la somma (un milione di euro) che potrebbe convincere Ryanair a non lasciare la Sardegna e anche invogliare altre compagnie low cost a trattare con operatori economici e cittadini decisi a lottare contro l'isolamento della nostra terra. La ragione dell'allungamento del termine sta nel fatto che le compagnie low cost quest'anno decideranno delle rotte per il 2016 entro la fine di febbraio e non più entro gennaio come gli anni scorsi.

La misura dell'interesse che questa vicenda suscita nei sardi si ricava da quel che sta succedendo attorno al Fondo: non solo gli imprenditori del settore turismo e trasporti stanno versando somme ma anche singoli cittadini che hanno familiari in Spagna, Francia, Inghilterra e ormai possono vederli con frequenza grazie esclusivamente ai voli low cost. Ci sono pensionati che hanno versato una quota, ci sono anche cassintegrati che non vogliono assistere allo sbriciolamento di ogni speranza di un futuro migliore per la Sardegna e i collegamenti costanti e a basso costo sono davvero un pilastro di questa speranza.

Dalla Regione arriva l'incoraggiamento ad andare avanti su questa linea, "è lodevole" dice l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana che ribadisce un altro concetto: in questo momento la Regione ha le mani legate perché aspetta il verdetto dell'Unione europea a proposito delle sovvenzioni erogate in passato alle compagnie low cost.

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