La Nuova Sardegna

lotta per il lavoro/iniziativa della cisl

Il Sulcis Iglesiente scende in piazza: vogliamo risposte

di Tamara Peddis
Il Sulcis Iglesiente scende in piazza: vogliamo risposte

IGLESIAS. Il 1 febbraio prende il via nel Sulcis Iglesiente la grande mobilitazione popolare promossa dalla Cisl, insieme al movimento partite iva, artigiani e commercianti, agricoltori, pescatori, l'...

30 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





IGLESIAS. Il 1 febbraio prende il via nel Sulcis Iglesiente la grande mobilitazione popolare promossa dalla Cisl, insieme al movimento partite iva, artigiani e commercianti, agricoltori, pescatori, l'Unione dei comuni, Cisal, Fismic, i movimenti di Sardegna zona franca, studenti, disoccupati, gruppi e comitati dei diversi settori della società civile. All’alba di lunedì verranno costituiti quattro presidi: all’ingresso di Iglesias, Villamassargia, Siliqua e lungo la strada che da Teulada porta a Sant’Antioco. Verrà rallentato il traffico per consegnare agli automobilisti un volantino che spiega le istanze del Comitato. In tutto saranno distribuiti 30mila volantini. «Quella del 1 febbraio – precisa Fabio Enne segretario generale Cisl Sulcis Iglesiente, è solo la prima di tante manifestazioni che promuoveremo e se non arriveranno risposte concrete, maggiore sarà l'intensità delle iniziative che metteremo in atto, finchè non ci sarà l'attenzione e l'impegno da parte della Region per un nuovo piano dell'occupazione e la nomina di un commissario straordinario». I promotori puntano il dito contro il Piano Sulcis che dopo tre anni dalla sottoscrizione non ha creato ancora posti di lavoro e perché «le risorse, oltre 600 milioni di euro, sono ancora sulla carta». Il comitato chiede anche di formalizzare un accordo quadro fra parti sociali e istituzioni regionali e nazionali per favorire la ripresa nei diversi settori dell'economia.

La mobilitazione secondo i promotori sarà fuori dai partiti e le bandiere ammesse saranno solo quelle dei 4 mori per sottolineare che si tratta di una rivendicazione popolare per il territorio e per la Sardegna. Una mobilitazione generale che si batte per contrastare la disoccupazione e crisi del Sulcis iglesiente nella quale però mancano le altre sigle sindacali: Cgil e Uil. «Sono stati invitati alle riunioni, ma non si sono presentati», risponde Enne che parla di una mobilitazione senza protagonisti e fuori dalle simpatie politiche e presunte campagne elettorali. Il sindaco di Perdaxius, Gianfranco Trullu presidente dell'Unione dei comuni del Sulcis, ha voluto precisare: «Questa non è una mobilitazione delle sigle sindacali, ma della popolazione». Ieri gli organizzatori hanno spedito una lettera al premier Matteo Renzi, al governatore Francesco Pigliaru e al prefetto di Cagliari per spiegare la situazione socio economica del territorio che per le difficoltà che sta affrontando non può più attendere.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative