La Nuova Sardegna

Quirra, il poligono militare come un’oasi: ha il certificato ambientale

Quirra, il poligono militare come un’oasi: ha il certificato ambientale

Il delegato del Cocer: assegnato alla base l’Iso 14001 per il sistema di gestione Per l’esercito le aree della base sono sicure e non hanno impatto sulla salute

27 gennaio 2016
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SASSARI. Anni di dubbi, inchieste, processi intorno al poligono militare del Salto di Quirra. Anni sprecati a sentire il delegato nazionale Cocer Interforze Antonello Belfiori. È lui ad annunciare che il poligono ha ottenuto il certificato europeo Iso 14001 per il sistema di gestione ambientale. Uno schiaffo ai detrattori, a chi si è convinto che missili, proiettili, razzi, carri armati che giocano alla guerra in un pezzo selvaggio di Sardegna qualche impatto ambientale lo abbiano.

Tutto sbagliato, almeno secondo l’ente di certificazione europeo. E pazienza se qualcuno stenta a crederci.

A ottobre il governatore Francesco Pigliaru aveva ribadito la posizione della Regione sui poligoni. «Vogliamo un riequilibrio dei vincoli militari attraverso la previsione di una progressiva diminuzione delle aree soggette a vincoli, la graduale dismissione dei poligoni di Capo Frasca e Teulada e la riconversione del poligono interforze di Quirra. È un processo lungo, che richiede incontri, trattative, approfondimenti. Un lavoro intenso che la Regione porta avanti con atteggiamento deciso. Lavoriamo con l’obiettivo di una diminuzione significativa delle servitù, esigiamo misure di mitigazione importanti. Alcune le abbiamo ottenute, a partire dall’allungamento della stagione dalla sospensione delle esercitazioni, sulle altre continuiamo a lavorare. Questo lo scenario generale, queste le richieste su cui la nostra pressione nei confronti del governo è continua e costante. E ora è giunto il momento di stringere i tempi: ci aspettiamo risposte e ce le aspettiamo subito».

Ma forse il governatore sbagliava. Il poligono è meglio di un parco. Almeno secondo Belfiori. «Dopo che l'Arpa, l’Asl, l'istituto zooprofilattico e l'Istituto superiore di sanità hanno a più riprese dichiarato, dopo anni di studi, analisi e carotaggi, che le aree interessate del poligono del Salto di Quirra sono sicure, nella norma e non presentano impatto per l’ambiente e le persone. Si aggiunge l’importante certificazione europea Iso 14001 sul sistema di gestione ambientale del poligono militare. Questo dimostra che l'attività del poligono non ha ripercussioni nell'ambiente. Le procedure e i protocolli del poligono sono sicuri e in regola con gli standard europei. Siamo convinti che questo rappresenta un grande passo avanti nella tutela dell'ambiente e della salute legata alle attività militari e che i nostri colleghi, oggi più di prima, continueranno a lavorare e vivere in ambienti salubri e sicuri». Difficile pensare che questa certificazione non porterà ulteriori polemiche. Anche perché la Regione e una parte dei parlamentari sardi sono impegnati da sempre a una riduzione del peso delle servitù militari sull’isola. E sugli effetti delle attività intorno al poligono di Quirra continua a esserci una feroce polemica tra ambientalisti e chi sostiene la base.

Le contestazioni sono spesso arrivate in parlamento. Interrogazioni e commissioni di inchiesta hanno cercato di portare chiarezza su quello che accadeva intorno alla base. Tutto tempo perso in una base che ha la certificazione ambientale. Meglio di un parco. Ma è difficile vedere qualcuno che organizzi un pic nic dentro l’incontaminato poligono.

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