La Nuova Sardegna

Pd, forse l’area Cabras a Oristano

Soru conferma la direzione di sabato destinata a formalizzare la rottura

27 gennaio 2016
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CAGLIARI. Solo con il rientro di Renato Soru dalla Cina, dovrebbe essere oggi, si comincerà a capire quale sarà la road map del Pd per uscire dalla crisi in cui è impantanato. Ormai tutti i preliminari sono stati consumati: prima la riunione dell’«area popolare e progressista», quella capeggiata da Antonello Cabras e Paolo Fadda, poi è stata la volta della corrente mista renziani-ex Diesse. Ebbene, i due vertici hanno sancito che nell’immediato non ci sono soluzioni e quindi il pallino è ritornato nelle mani del segretario Soru. Ormai sfiduciato dai suoi ex alleati (i riformisti) ma neanche salvato dalla minoranza del partito, i renziani-ex Ds, anche se nessuna delle due componenti è arrivata al punto di chiedere le dimissioni capo-piramide del Pd. Si sa però che – secondo alcune indiscrezioni – Soru non avrebbe intenzione di annullare l’appuntamento annunciato da tempo per sabato a Oristano. Nell’ordine: dall’una in poi la riunione del «comitato dei saggi», a cui sono stati inviati anche due esponenti degli ex civatiani rimasti nel partito. Nel pomeriggio, la direzione regionale, con all’ordine del giorno: il caso trasporti. Bene, i riformisti avrebbero deciso di non partecipare alla riunione del Comitato, non lo riconoscono, ma potrebbero presentarsi in direzione per ufficializzare le dimissione dei loro quattro rappresentanti in segreteria: Romina Mura, Dolores Lai, Giuseppe Frau e Carlo Cadeddu. Se il passo fosse questo, è evidente che sabato la direzione finirebbe per trasformarsi in un dibattito pubblico sulla crisi e questo potrebbe essere un rischio. Vorrebbe dire entrare da subito e senza filtri nella bagarre, con la possibilità persino di allontanare quello che in molti chiamano «il punto di caduta». Cioè sapere come e quando finirà il buio. Proprio per evitare questo rischio, alla fine, i riformisti potrebbero inviare in direzione solo un portavoce, col compito di annunciare «comunicazioni molto urgenti all’assemblea». Non si sa ancora invece se i renziani-ex Diesse parteciperanno all’incontro di sabato. Dopo l’assemblea a Tramatza, hanno detto che per loro «una stagione è finita», senza però sottolineare: è conclusa anche la stagione di Soru segretario. È questa differenza a lasciare ancora uno spiraglio sulla possibilità che proprio i renziani abbiano in mente una «possibile uscita d’emergenza». Ma se ce l’hanno in mente, la renderanno subito pubblica, per loro è finita anche la stagione degli accordi segreti e dei «caminetti» improvvisati. (ua)

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