La Nuova Sardegna

Cade nel fuoco e muore

di Luciano Onnis
Cade nel fuoco e muore

Pauli Arbarei: Isio Musa forse è stato colto da malore mentre bruciava sterpaglie

27 gennaio 2016
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PAULI ARBAREI. Tragedia sul lavoro nelle campagne di Pauli Arbarei, nel cuore della Marmilla. Un agricoltore vicino ai 55 anni, Isio Musa, è morto carbonizzato dopo essere caduto nel fuoco da lui stesso acceso per bruciare un cumulo di sterpaglie prodotte dalla pulizia effettuata negli ultimi giorni nel suo oliveto, in località Bia Siddi. È probabile che sia stato un malore improvviso, causato dal calore o da un principio di soffocamento dal fumo rilasciato dal rogo di erbacce, a farlo finire in mezzo alle fiamme. A queste conclusioni sono arrivati i carabinieri della compagnia di Sanluri e della stazione di Lunamatrona, intervenuti sul posto agli ordini del capitano Giovanni Mureddu, comandante della compagnia sanlurese. Il magi­strato di turno, Rossana Allieri, ha disposto il sequestro della salma che è stata portata all'istituto di medicina legale del policlinico universitario di Monserrato per l'esame autoptico previsto nei prossimi giorni. Sembrano esclusi – è il parere degli investigatori e del medico intervenuto sul posto – agenti esterni. Nessun giallo, quindi, ma una tragedia accidentale avvenuta presumibilmente a seguito di un malore. L'agricoltore era uscito da casa ieri mattina presto per recarsi, come quasi ogni giorno, nel suo oliveto di Bia Siddi. Dopo il taglio delle olive e la potatura delle piante, Isio Musa si stava dedicando alla pulizia del podere da erbacce e sterpaglie varie. Era solito rientrare a casa per l'ora di pranzo. Ieri la moglie lo ha atteso invano. Poco dopo le 15 ha chiamato un fratello e gli ha chiesto di andare a cercare il marito, che non solo non era rientrato per pranzo, ma non rispondeva neppure al cellulare. Il familiare è andato nell'oliveto del cognato e ha fatto così la tragica scoperta. Il fuoco si era ormai quasi del tutto auto estinto, ma nella cenere e rami ancora fumanti c'era riverso il corpo di Musa, in larga parte carbonizzato.

Immediato l'allarme ai carabinieri tramite il 112 e dalla compagnia di Sanluri e dalla stazione del vicino paese di Lunamatrona sono partite alcune pattuglie, seguite a ruota da un'ambulanza del 118 e dai vigili del fuoco, arrivati anche loro da Sanluri. Preso atto che per l’uomo non c'era più niente da fare, sono iniziate le operazioni di indagine con un accurato sopralluogo sulla scena della tragedia, su cui non sembrano esistere dubbi: una disgrazia conseguente a un improvviso malore.

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