Oliena, da Su Gologone arriverà l’acqua per la bassa Baronia
Il verdetto del Genio civile che ha esaminato due progetti. L’approvvigionamento limitato ad alcuni periodi dell’anno
CAGLIARI. Non solo Oliena e Dorgali: l’acqua della sorgente di Su Gologone potrà dissetare anche i comuni della bassa Baronia, ma non per tutto l’anno. È il verdetto emesso dallo studio di fattibilità affidato dal Genio civile di Nuoro su richiesta dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici. Lo studio è stato presentato dall’assessore Paolo Maninchedda ai sindaci di Oliena e Dorgali, riuniti insieme ai primi cittadini di Orosei, Galtellì, Irgoli, Loculi e Onifai, cioè i centri che chiedono di poter attingere alla fonte. Lo studio, che segue un monitoraggio di sei mesi, ha valutato due opzioni di intervento, comparando i costi economici e gli impatti ambientali e paesaggistici. Sulla vicenda da tempo va avanti una lunga battaglia tra i comuni.
Progetti a confronto. L’idea sottoposta alla Regione da parte del comitato “Abba Vona”, basata sul prelevamento delle acque a valle della sorgente è stata messa a confronto con un inedito progetto che prevede, invece, di attingere direttamente dalla grotta “Mussintommasu” a monte. Entrambi i progetti verranno ora mandati al Savi: lo studio del Genio Civile è stato reso necessario dal fatto che il Servizio di valutazione ambientale deve esaminare, per legge, due alternative.
L’acqua da dividere. La quantità di acqua disponibile a Su Gologone non è costante nel tempo. Con il monitoraggio della sua capacità nei diversi momenti dell’anno è stato stabilito che sarà possibile estrarre 40 litri al secondo nel periodo meno siccitoso e 20 litri al secondo nel periodo siccitoso iniziale (circa 40 giorni). Nei mesi restanti, la quantità dell’acqua non è tale da permetterne il prelevamento ulteriore senza intaccare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche della fonte. Per cui, nessuno dei due progetti può garantire l’approvvigionamento totale e continuo per 365 giorni l’anno Ma il progetto B, al contrario di A, comprende la possibilità di implementazione futura per la soluzione del problema anche nel periodo di magra.
I costi e l’ambiente. Secondo il Servizio territoriale opere idrauliche, la soluzione B risulta ambientalmente, idrogeologicamente, paesaggisticamente ed economicamente più sostenibile della soluzione A. Dal punto di vista dei costi, il progetto B costerebbe circa la metà del progetto A, per il quale l’importo stimato del finanziamento è pari a 1.800.000 euro. Anche dal punto di vista paesaggistico la soluzione B sembra più consigliabile perché tutte le opere verranno realizzate esternamente all’area del monumento Stesso discorso anche dal punto di vista idrogeologico: gli interventi previsti dal progetto A ricadono in un’area con pericolosità idraulica elevata, con almeno due inondazioni all’anno.
Qualità delle acque. Una delle differenze più interessanti fra le due proposte riguarda la qualità delle acque distribuite: l’idea progettuale del comitato “Abba Vona”, con l’estrazione dell’acqua a valle della sorgente, contempla la produzione di un’acqua di categoria decisamente alta, ma che dovrebbe essere sottoposta a un trattamento di potabilizzazione. Il progetto B, al contrario, attingendo a monte direttamente dalla grotta, non ha bisogno di alcun intervento, essendo le acque di tipo sorgivo.