La Nuova Sardegna

Rispondono alla lettera-appello di Abbanoa e invitano i concittadini a un uso intelligente e consapevole dell’acqua. In alcuni casi, per chi non collaborerà, annunciano punizioni. L’invaso di Sos Canales è quasi a secco e nei giorni scorsi l’ente gestore del servizio idrico aveva annunciato massicce restrizioni a Barbagia. Questo l’elenco dei centri interessati: Bono, Benetutti, Nule, Anela, Bultei, Burgos, Esporlatu, Buddusò, Osidda, Alà dei Sardi, Bitti, Lula, Onanì, Orune, Lodè. Nella maggior parte dei casi, le restrizioni prevedevano la sospensione dell’erogazione per 12 ore al giorno, dalle 18 alle 6 del mattino. Sabato scorso, con l’obiettivo di limitare i disagi alla popolazione, l’ad di Abbanoa Ramazzotti ha annunciato razionamenti più graduali ma ha anche chiesto ai sindaci di firmare ordinanze anti sprechi. Tra i primi cittadini che hanno risposto all’appello c’è il sindaco di Bono Michela Sau. Nel centro del Goceano la distribuzione dell’acqua nelle ore notturne è stata garantita dai serbatoi alimentati dalle sorgenti della montagna, la cui autonomia è comunque limitata. Per questo il sindaco invita la popolazione «a un utilizzo razionale nella fascia oraria compresa tra le ore 20 e 6 del mattino, evitando gli usi che possono essere rimandati alle ore diurne (lavatrice, lavastoviglie ecc), così da garantire durante la notte poca acqua ma per tutti». Ordinanza del sindaco anche a Benetutti: il sindaco Gianni Murineddu limita l’utilizzo dell’acqua non potabile distribuita dalla fontanelle ai soli usi domestici: vietato lavare l’auto, innaffiare orti o abbeverare il bestiame. Per i trasgressori previste sanzioni da 50 a 50mila euro. (si. sa.)