La Nuova Sardegna

Comuni contro Abbanoa, nuovi spiragli

di Piero Marongiu
Comuni contro Abbanoa, nuovi spiragli

La gestione autonoma dell’acqua sarà possibile per i centri in aree Sic o in zone protette

22 gennaio 2016
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SANTU LUSSURGIU. La legge di stabilità offre un appiglio ai comuni che non vogliono entrare a far parte di Abbanoa. Ad aprire lo spiraglio è il collegato ambientale della legge , pubblicata lunedì scorso sulla Gazzetta ufficiale numero 13. Mercoledì scorso, a Paulilatino, si sono riuniti gran parte dei rappresentanti dei Comuni che fanno parte del Gasi (Gestione autonoma servizio idrico). All’ordine del giorno c’era anche quanto stabilito dall’articolo 62 comma 4, sulle “ulteriori condizioni che fanno salve le gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti”, in deroga alla disciplina generale. In particolare, l’autonomia da Abbanoa è salva se l'approvvigionamento idrico proviene da fonti qualitativamente pregiate; se nel territorio sono presenti sorgenti ricadenti in aree protette o beni paesaggistici. Il comma conferma le deroghe e dunque le gestioni autonome anche per i comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti. La novità fa gioire l’amministrazione lussurgese, in testa il sindaco Diego Loi: la sorgente isi trova in zona Sic (Sito di interesse comunitario) e la borgata di San Leonardo all’interno di un parco di pregio regionale. Ma a beneficiare delle deroghe potrebbero essere anche altri comuni, anche quelli che avendo già deliberato la cessione del servizio ad Abbanoa, ora potrebbero chiedere di uscire dall’ente unico di gestione. Il Comitato che ha istituito il Gasi a febbraio del 2015, del quale fanno parte 27 Comuni, continua infatti la sua battaglia per gestire autonomamente i servizi idrici. «Simao certi, grazie anche alla disponibilità dell’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda – dice Domenico Gallus, presidente del comitato – che verranno accolte le nostre richieste e quindi non ci sarà la necessità di ricorrere ad altre forme di democrazia, come il referendum, per risolvere questa situazione». Da Paulilatino è partita la richiesta di un incontro con l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, al quale parteciperà anche una delegazione dei sindaci, da tenersi alla fine della prossima settimana, per cercare di individuare una soluzione definitiva al problema, che vada nella direzione voluta dagli amministratori dei paesi che non hanno mai deliberato la cessione delle proprie risorse idriche ad Abbanoa.

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