La Nuova Sardegna

Acque eccellenti in 639 spiagge dell’isola

di Salvatore Santoni
Acque eccellenti in 639 spiagge dell’isola

Nel 2015 i casi di inquinamento sono stati appena 19. Off limits i litorali di Fiume Santo e Buggerru

13 gennaio 2016
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SASSARI. La qualità del mare sardo peggiora lievemente. È la fotografia scattata dall’Agenzia regionale del distretto idrografico sulle analisi effettuate dall’Arpas durante la scorsa stagione balneare.

I risultati dell’indagine annuale parlano di acque eccelenti in 639 specchi d’acqua analizzati su 660: sono nove in meno rispetto alla rilevazione del 2014. Quasi tutti i casi di inquinamento si verificano in corrispondenza di punti di scarico.

Gli indicatori. Le analisi condotte dall’Arpas prendono in considerazione i valori delle concentrazioni dell’escherichia coli e degli enterococchi intestinali. Sono indicatori che restituiscono il grado di inquinamento fecale delle acque.

E come tali, spesso schizzano alle stelle in corrispondenza di punti con scarichi a mare (spesso anche abusivi): i nemici più grandi della qualità del mare isolano.

La classificazione. La ricognizione effettuata dall’Agenzia regionale del distretto idrografico assegna alle acque di balneazione una sorta di bollino qualità che parte dal giudizio “scarso” e arriva a “eccellente”. Su 660 spiagge, 639 sono risultate eccellenti, 8 acque di balneazione non sono state classificate per carenza di campionamenti, 2 sono risultate scarse, altre 2 sufficienti, e 9 buone.

I divieti. Le spiagge da non frequentare assolutamente – perlomeno per fare il bagno - sono quelle classificate come “scarse”. Nell’isola sono soltanto due: si tratta delle foci del Fiume Santo, a Porto Torres, e del Fluminimannu, a Buggerru: entrambe le acque di balneazione sono state interdette per la stagione 2016.

La maledizione. Ma su Porto Torres cade una tegola ulteriore. Sì perché, il divieto davanti alla spiaggia di Fiume Santo è diventato ormai un caso disperato, oltre che nazionale.

Infatti, dopo 6 anni di interdizioni ricorrenti ora la spiaggia rischia addirittura di sparire dalla mappa degli specchi d’acqua balneabili: sul punto si attende un pronunciamento da parte della Commissione europea, che è stata interrogata da parte del ministero della Salute per venire a capo della situazione.

I campionamenti. Le situazioni di inquinamento avvenute nel 2015 sono una decina e si dividono tra quelle di breve durata (valori rientrati nella norma entro 72 ore) e quelle che invece hanno avuto una durata superiore.

Nel primo gruppo sono finite 11 spiagge sarde, riferite ad altrettante acque di balneazione sparse tra Alghero, Castelsardo, Sorso, Siniscola, Pula e San Teodoro. Le acque della spiaggia di San Giovanni e via Carducci, entrambe ad Alghero, hanno ottenuto un giudizio “sufficiente”. Altre 9 zone hanno ottenuto la classificazione di qualità “buona”.

Gli inquinamenti più importanti – con situazione che hanno superato il limite di legge anche di 4 volte - si sono verificati in diverse spiagge: San Giovanni e via Carducci ad Alghero; Fiume Santo a Porto Torres; foce del rio Pula e Su Stangioni a Pula a; Cogna1 e Cala punta saline ad Arzachena; stagno di San Teodoro.

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