La Nuova Sardegna

A luglio un maschietto nato nella toilette della guardia medica

CALA GONONE. Aveva dolori lancinanti all’addome, per questo era andata a farsi visitare all’ambulatorio della guardia medica turistica di Cala Gonone. Era convinta di avere una colica, invece era...

08 gennaio 2016
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CALA GONONE. Aveva dolori lancinanti all’addome, per questo era andata a farsi visitare all’ambulatorio della guardia medica turistica di Cala Gonone. Era convinta di avere una colica, invece era incinta. Ma non lo sapeva. E il suo bimbo l’aveva messo al mondo proprio nel bagno dell’ambulatorio. Protagonista della storia, finita bene a differenza di quanto accaduto nella terribile vicenda di Santa Maria Coghinas, una ragazza di 18 anni, di Caserta. Diplomata all'Istituto alberghiero di Maddaloni, da tre giorni stava facendo uno stage nel villaggio turistico "Palmasera" con l’obiettivo di essere assunta per fare l’intera stagione. Ma c’erano quelle fitte alla pancia che non le davano tregua. Per questo, su suggerimento di un’amica, aveva deciso di farsi visitare. Proprio davanti al medico, già stesa sul lettino, aveva avuto “una colica” ancora più forte e aveva chiesto di poter entrare nel bagno dell'ambulatorio. Pochi secondi e la sorpresa. Stava partorendo. Le urla di dolore della ragazza avevano spinto il medico di guardia a entrare nella toilette: dopo pochi minuti un maschietto di quasi 3 chili era venuto alla luce. La giovane mamma e il figlioletto erano stati immediatamente accompagnati in ospedale a Nuoro. Ai medici del reparto di ginecologia, che ascoltavano allibiti, la giovane partenopea aveva spiegato di non essersi mai resa conto, durante i 9 mesi, di essere incinta. E nessuno tra i colleghi di lavoro si era accorto della gravidanza. Soltanto una cameriera che faceva lo stage in albergo con lei, quando aveva avuto le prime fortissime coliche, le avrebbe chiesto se per caso era incinta ricevendo una risposta candida e ingenua: «Ma stai scherzando?»

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