La Nuova Sardegna

Nuova rete ospedaliera e stangata Irpef

Nuova rete ospedaliera e stangata Irpef

Una sola Asl dal 1 luglio 2016, una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera e un sacrificio maggiore ai contribuenti, con nuove aliquote Irpef e aumento dell’Irap. La Regione punta a cambiare...

04 gennaio 2016
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Una sola Asl dal 1 luglio 2016, una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera e un sacrificio maggiore ai contribuenti, con nuove aliquote Irpef e aumento dell’Irap. La Regione punta a cambiare la sanità nell’isola e a frenare il disavanzo, che, se non arrestato, nel 2018 sfiorerebbe il miliardo di euro. È una vera rivoluzione che procede tra le polemiche: quelle che nascono nei territori, preoccupati per la chiusura, il ridimensionamento o il declassamento degli ospedali di riferimento, e quelle più generali legate alla tassazione. La super stangata ai contribuenti porterà nelle casse un extra di 140 milioni all’anno, tra piani di rientro e vari aggiustamenti (come la riduzione della spesa farmaecutica) la Regione ne risparmierà altri 210 nei prossimi tre anni, quando il deficit – questo è l’obiettivo – sarà ripianato. Ma la sfida della sanità si gioca anche sul livello dell’assistenza. La riorganizzazione della rete ospedaliera prevede hub regionali (o centri di II livello) a Cagliari e Sassari, e ospedali di primo livello come il Mater Olbia e altre strutture come il San Francesco di Nuoro e il San Martino di Oristano. Seguono gli ospedali di comunità, quelli più piccoli, nessuno dei quali sarà cancellato, e gli altri presìdi sanitari dislocati nei territori.

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