La Nuova Sardegna

Comunali, il centrosinistra vuole l’accordo

Vertice fra i segretari: «A Cagliari tutti con Zedda, a Olbia le primarie». Ma Rifondazione alza il tiro

31 dicembre 2015
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CAGLIARI. Il centrosinistra vorrebbe arrivare compatto alle prossime elezioni amministrative, ma continua ad avere più di un problema al suo interno. All’ultimo vertice dei segretari di partito, non si è presentato Giovannino Deriu di Rifondazione comunista in aperta contestazione con «una coalizione che in due anni di legislatura ha smarrito il suo spirito originale e innovativo». Comunque il centrosinistra proverà di tutto per non sfaldarsi a Cagliari, Olbia, Carbonia e Sinnai, i quattro comuni più importanti.

L’accordo. Il vertice è stato voluto dal segretario del Pd Renato Soru e dopo neanche due ore di confronto è stato raggiunta un’intesa di massima sulle amministrative. Invece – conferma chi era presente – i segretari non hanno parlato di rimpasto alla Regione anche se qualcuno ha sollecitato un «maggiore confronto con il presidente Francesco Pigliaru in un momento decisivo per il futuro della Sardegna».

I sindaci. La coalizione di centrosinistra e sovranista che ha vinto le regionali del 2014 sosterrà compatta l’uscente Massimo Zedda (Sel) alle comunali di Cagliari. Un passo diventato scontato dopo la benedizione ufficiale di Zedda anche da parte del premier Renzi. «Non c’è motivo – ha detto Marco Pau dei Rossomori – per lavorare su un assetto diverso rispetto a quello vincente del 2014». Anche per Nicola Selloni (Cd): «L’alleanza si è dimostrata ancora una volta compatta». Concetto ribadito da Luca Pizzuto (Sel): «Su Cagliari non ci sono problemi». Invece è a Olbia che potrebbero essercene con lo scontro interno fra due candidati del Pd: Carlo Careddu (area Degortes) e Jacopo Merlini (area Scanu). La coalizione ha confermato che «a Olbia ci saranno comunque le primarie» e lo stesso dovrebbe essere a Carbonia e Sinnai.

Rifondazione. Pur confermando l'alleanza che sostiene Francesco Pigliaru, il segretario di Rifondazione. Giovannino Deriu, ha disertato il vertice e posto una questione politica preliminare: «In Sardegna – ha scritto nella lettera inviata ai partiti – in occasione delle ultime elezioni regionali, abbiamo partecipato con convinzione a dar vita a una coalizione sarda progressista e sovranista. Ebbene, in questi anni di legislatura, quello spirito originale e innovativo è stato smarrito anche dopo il vertice di luglio a Sanluri». Per poi aggiungere: «Non abbiamo mai nascosto la nostra delusione sul metodo e sulla sostanza dell'attività della giunta Pigliaru. Abbiamo espresso invano le nostre critiche e ora riteniamo poco utile continuare con incontri sporadici tra segretari e senza la partecipazione del governatore per affrontare i nodi di una profonda verifica politica che non è più rinviabile». Ma c’è una certezza: Rifondazione a Cagliari appoggerà Zedda.

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