La Nuova Sardegna

In Sardegna i ristoranti superano i bar: è record italiano

Un ristorante in un'immagine d'archivio
Un ristorante in un'immagine d'archivio

Inchiesta di Confcommercio: l'isola prima per numero di locali, 200 in più della media nazionale. Ma la spesa pro capite è più bassa

27 dicembre 2015
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La Sardegna conquista la leadership nella ristorazione. Prima tra le regioni italiane per numero di bar e ristoranti, con cifre nettamente più alte rispetto alla media nazionale, in Europa è seconda solo al Portogallo e sopra la Grecia. A trascinare la Sardegna verso la vetta non sono i bar, o meglio non solo, ma i ristoranti, che già da qualche anno hanno effettuato il sorpasso sui tradizionali caffè. Il focus sulla ristorazione realizzato dalla Confcommercio ha infatti registrato 5.278 ristoranti contro 5.056 bar.

Leadership. In Sardegna le imprese che fanno ristorazione sono 653 ogni centomila abitanti. Oltre duecento in più della media nazionale, che si ferma a quota 440. In Europa a fare meglio è solo il Portogallo con 709 imprese, mentre la Grecia si blocca a 649, quattro in meno della Sardegna. Che ha la meglio anche su regni del turismo come Spagna e Francia, che possono contare rispettivamente su 541 e 329 tra ristoranti e bar.

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Il sorpasso dei ristoranti. Il sorpasso dei ristoranti sui bar è frutto più che altro di un'evoluzione del mercato: oggi, infatti, gli imprenditori scelgono di qualificarsi come ristoranti, anziché bar, per disporre di maggiori gradi di libertà commerciale. Senza contare che anche le pasticcerie e le rosticcerie sono inserite nella lista dei ristoranti.

Aumentano le chiusure. Questa trasformazione è avvenuta anche a seguito della crisi che ha inciso sul numero delle imprese con 309 chiusure di saldo negativo del 2014 che hanno inciso maggiormente sui bar, e questo trend in diminuzione sta incidendo anche nel 2015 con un saldo negativo al 30 settembre di 318, rispetto alle 309 del 2014. La maggior parte sono imprese individuali (52,50 per cento), mentre per il 33,7 si tratta di società di persone e solo il 12,1 si avvale di società di capitali, principalmente srl.

Calo dei consumi. Dal 2007 al 2014 la spesa media delle famiglie ha avuto un segno meno su quasi tutti i principali settori merceologici, compreso quello della ristorazione, che rientra fra i consumi alimentari. Nell’isola il calo è stato pari all’11,8, più basso della media nazionale, pari al 13,5. In Sardegna, inoltre, la spesa media annuale per i consumi alimentari fuori casa è inferiore rispetto alla media nazionale del 28,9: 812 euro pro capite contro 1.143 italiani.

Confcommercio. «Assistiamo a un processo di forti cambiamenti per i quali il periodo di crisi degli ultimi anni è stato un acceleratore dei processi di trasformazione – afferma il presidente di Confcommercio Sardegna, Agostino Cicalò –. Questo impone a tutti gli operatori di settore una maggiore e più efficace capacità di adattarsi ai cambiamenti. La professione del barista e del ristoratore richiede un livello di professionalità sempre più alto a cui sommare una capacità imprenditoriale particolarmente raffinata in cui anche gli eventi di moda e di tendenza devono essere tenuti costantemente sotto osservazione». (al.pi.)

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