La Nuova Sardegna

Natale in catene, l’operaio di Samatzai in lotta per il lavoro

di Luciano Onnis
Natale in catene, l’operaio di Samatzai in lotta per il lavoro

Silvano Barabino ha ricevuto la visita dei colleghi Alcoa Italcementi interviene per risolvere la vertenza

27 dicembre 2015
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SAMATZAI. Ha passato la notte e il giorno di Natale, incatenato ai cancelli della cementeria Italcementi di Samatzai. Lo fa dallo scorso 13 dicembre e dice che andrà avanti ad oltranza finchè non otterrà quanto pretende. Ieri mattina, 26 dicembre, ha ricevuto la visita di solidarietà di una rappresentanza degli operai dell’Alcoa di Portovesme. Licenziato dalla ditta d’appalto che lavora all’interno della cementeria (l’Italcementi è estranea alla vertenza), l’operaio Silvano Barabino, 58 anni, sposato e con figli, rappresentante sindacale interno della Uil, deve essere reintegrato sul posto di lavoro, come sentenziato dal giudice del tribunale civile di Cagliari. Ma questo non è avvenuto per una serie di contenziosi sorti fra dipendente e ditta di appartenenza.

Una storia che va avanti da oltre 8 anni. Sembra che il licenziamento sia stato deciso perché la posizione di Barabino – che è tutelato anche dalla legge 104 – contrasterebbe con quella della ditta di appartenenza, la Abate Costruzioni di Porto Empedocle, subentrata nel 2006 alla Meccanica Costruzioni che operava sia nella cementeria di Scala di Gioca che di Samatzai, entrambe Italcementi. Proprio nel sito sassarese Silvano Barabino prestava servizio. Poi chiusa la cementeria di Scala di Gioca e trasferito dalla sua impresa d’appalto a Samatzai, sono cominciati a sorgere i problemi fra dipendente e proprietà aziendale. Una lunga serie di contenziosi che sono finiti in tribunale e dal quale l’operaio è sempre uscito vincente. Compreso l’ultimo dello scorso giugno, con il giudice del lavoro che ha disposto il reintegronello stabilimento di Samatzai. Ma non è finita lì perché la guerra è proseguita fra offerte di uscita incentivata del lavoro e accompagnamento alla pensione con la mobilità. Pensione che dovrebbe arrivare nel 2018. Non c’è stato però accordo sull’importo di una prospettata buonuscita e l’operaio ha deciso di proseguire la protesta.

In merito alla vicenda dell'operaio, il direttore della cementeria ha inviato una lettera alle autorità e alla stessa Abate Meccanica per sollecitare una soluzione della vicenda, «rispetto alla quale la cementeria stessa non ha strumenti per poter intervenire, essendo Italcementi estranea alla vertenza».

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