La Nuova Sardegna

Il 22 dicembre, solstizio di inverno. Per un progetto che parte da un volume intitolato “Prima Lux”, il momento simbolo della rinascita della luce appare perfetto come data di lancio. Comincia oggi la nuova avventura di “Dàimones”, la serie gotica a tema vampiri delle fumettiste cagliaritane Dany&Dany.

Con la pubblicazione online del primo capitolo leggibile gratuitamente sul sito delle disegnatrici (danyanddany.blogspot.it). Per questo progetto Daniela Orrù e Daniela Serri, che lavorano insieme dal 2002 con pubblicazioni in Italia, Stati Uniti, Germania e Spagna, hanno deciso di creare un marchio editoriale, Lamia Comics: «Finora, in più di dieci anni di esperienza professionale – spiegano Dany&Dany – abbiamo avuto modo di esprimerci solo nella forma del romanzo a fumetti, lasciando insoddisfatta l'esigenza di raccontare una storia con un arco narrativo più lungo, di creare un vero universo. È un impegno che ha un peso tale in termini di tempo, lavoro e denaro per cui non siamo disposte ad accettare compromessi. Ecco perché abbiamo scelto l'autoproduzione»...Un progetto che sarà articolato in una trilogia con ogni volume suddiviso in nove capitoli circa che verranno pubblicati singolarmente in digitale. Una volta pubblicati tutti le fumettiste renderanno disponibile la versione cartacea dell'intero volume. Si parte da "Prima Lux" (di cui sino alla fine del mese sono esposte alcune tavole in una mostra a Roma organizzata dal Museo delle carrozze d'epoca) ma chi conosce Dany&Dany ritroverà nella serie personaggi già presenti in alcuni dei lavori che hanno realizzato in passato: «Il nostro primo pensiero – sottolineano – è stato quello di creare la trilogia in modo tale che le vicende fossero chiare e fruibili a prescindere dalla precedenti pubblicazioni. Al tempo stesso, però, chi avesse letto “Dàimones” di IdeaComics e “Ex Tenebris” di Edizioni BD, potrà leggere questa nuova uscita come un seguito». Protagonisti della serie sono dei vampiri con caratteristiche particolari.

«Abbiamo scelto di crearli – spiegano le autrici – come una vera e propria razza antropomorfa, evolutasi parallelamente a quella umana, ma con caratteristiche psico-fisiche eccezionali, a partire dal loro ciclo vitale che è millenario. Della tradizione abbiamo voluto tenere il loro punto debole, la luce del sole, che li uccide non per via di qualche maledizione, ma perché scatena nel loro organismo una reazione autoimmune contro cui non c'è rimedio. Il conflitto alla base della storia che abbiamo creato parte proprio da questo punto debole che spacca in due la comunità vampirica: i progressisti, ricercatori laici ed evoluzionisti che si adoperano per elaborare una cura; e i conservatori, rigidi osservanti del culto della Dea Madre e strenui difensori dell'equilibrio universale. Finché questo equilibrio non viene invece sconvolto da un fattore esterno: una setta di umani, nutrendosi di carne di vampiro, genera figli mutati geneticamente, simili ai vampiri ma diurni. I dàimones».

Una storia costruita attingendo anche a diversi riferimenti mitologici, archeologici e letterari. «Il primo è ai Dàimones del pantheon greco – raccontano le fumettiste – Se quelli erano creature intermedie tra il cielo e la terra, i nostri sono intermedi tra gli umani e i vampiri. Inoltre, da sarde e amanti delle nostre più arcaiche radici, abbiamo scelto di legare i nostri vampiri al culto della Grande Madre mediterranea, sfruttandone tutte le suggestioni possibili, a partire dalle sculture prenuragiche fino alle successive evoluzioni del culto associate alla notte, come Iside e Ecate Triformis. Per passare dal sacro al profano, invece, l'aspetto estetico dei personaggi tradisce in parte il nostro amore per i vampiri di Anne Rice».