La Nuova Sardegna

VERTICE CON I SINDACATI

La Regione assicura: «La partita non è chiusa»

La Regione assicura: «La partita non è chiusa»

CAGLIARI. C’era anche l’energia al centro dell’incontro che si è svolto ieri nel palazzo della Regione tra la giunta e i sindacati. Presenti il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore all’Industr...

19 dicembre 2015
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CAGLIARI. C’era anche l’energia al centro dell’incontro che si è svolto ieri nel palazzo della Regione tra la giunta e i sindacati. Presenti il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. Protagonisti della discussione, organizzata per approfondire le questioni chiave connesse al tema dell’insularità, anche la continuità territoriale e il trasporto ferroviario interno.

Il presidente Francesco Pigliaru ha illustrato e condiviso alcuni dei punti che sono stati sottoposti all’attenzione del Governo. Tra gli argomenti per i quali è necessario continuare un lavoro di approfondimento c’è la questione Energia. Le interlocuzioni con Roma sull’utilizzo degli strumenti dell’essenzialità e dell’interrompibilità vanno avanti e proseguiranno anche nei prossimi giorni, ha assicurato il governatore. Per quanto riguarda il metano, la Regione è convinta che l'obiettivo per i sardi sia quello di avere il metano in tempi ragionevoli e con tariffe uguali a quelle pagate nelle altre regioni. «È il solo dato che conta – precisa il presidente – su questo lavoriamo per avere le infrastrutture necessarie ad assicurare l’approvvigionamento e la distribuzione in Sardegna del gas naturale e ci aspettiamo che lo Stato farà la sua parte».

Proprio l’assenza del metano e dunque le difficoltà maggiori dal punto di vista energetico erano state evidenziate nell’incontro a Roma con il ministro Guidi. Un gap, quello della Sardegna, che secondo Terna non esiste: da parte della società, che ai primi di novembre aveva invitato l’Authority a revocare il regime dell’essenzialità per tre centrali su quattro, c’è la convinzione che i lavori eseguiti sulla rete elettrica isolana, che hanno comportato un investimento complessivo di 800 milioni, abbiano reso il sistema sicuro e che il rischio di black out sia remoto. In ogni caso Terna ha proposto (e l’Autorità per il gas e l’energia ha accolto) di prorogare il regime di essenzialità per il 2016 alla sola centrale di Assemini, l’unica termica al momento in grado di garantire una immediata riaccensione degli impianti. Terna alcune settimane fa aveva annunciato una serie di verifiche anche sulla centrale di Ottana, per valutare se possa avere le medesime caratteristiche. Una riposta affermativa ne garantirebbe la sopravvivenza.

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