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La Procura chiede il sequestro del patrimonio della Essepi

ORISTANO. Non solo beni personali. La procura voleva che anche il patrimonio in denaro e immobiliare della società Essepi Engeneering finisse sotto sequestro. Invece non c’è ancora una decisione per...

15 dicembre 2015
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ORISTANO. Non solo beni personali. La procura voleva che anche il patrimonio in denaro e immobiliare della società Essepi Engeneering finisse sotto sequestro. Invece non c’è ancora una decisione per colui che è stato definito come il capitano della “Squadra” degli appalti pilotati. L’ingegnere desulese Salvatore Pinna, ritenuto punto di riferimento per amministratori locali e professionisti che si spartivano incarichi di progettazione e realizzazione di opere pubbliche rischia di veder scivolare via un tesoretto da dieci milioni di euro. Nelle scorse settimane, grazie alla legge sui patrimoni sospetti gli erano stati bloccati conti bancari con 417mila euro. Il sostituto procuratore Armando Mammone che coordina l’inchiesta affidata al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Oristano in collaborazione con la compagnia dei carabinieri di Tonara non si era voluto fermare. I guadagni illeciti avrebbero raggiunto i dieci milioni, ma per capire esattamente l’ammontare del patrimonio e per sapere se questo finirà sotto sequestro bisognerà attendere il 1° aprile. Di fronte a nuova documentazione e a nuove richieste delle controparti il collegio giudicante ha concesso tempo alla difesa. Le carte degli accertamenti effettuati in queste settimane sono stati prodotti solo venerdì scorso, motivo per cui non si è riusciti ad esaminarli compiutamente. Il collegio difensivo composto dagli avvocati Michele Schirò e Maurizio Parise ha quindi chiesto tempo per mettere nelle mani di un consulente la documentazione. Intanto i giudici hanno respinto tre nuove richieste del pubblico ministero Marco De Crescenzo che si sta occupando di questa parte procedurale. La procura avrebbe voluto il sequestro di introiti finiti nelle casse della Essepi dopo il 2 novembre, il sequestro di altri beni personali e dei familiari Salvatore Pinna e dei due immobili in cui ha sede la società che però sono stati acquisiti attraverso operazioni di leasing. (e.c.)

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