La Nuova Sardegna

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L’appello degli allevatori: a Natale scegliete l’agnello Igp

CAGLIARI. Il Consorzio per la tutela della Igp agnello di Sardegna in campo per promuovere e vigilare sull'agnello marchiato sardo in vista delle festività natalizie che rappresentano da sempre il...

13 dicembre 2015
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CAGLIARI. Il Consorzio per la tutela della Igp agnello di Sardegna in campo per promuovere e vigilare sull'agnello marchiato sardo in vista delle festività natalizie che rappresentano da sempre il momento di maggior consumo. «I nostri agenti vigilatori sono in giro su tutto il territorio nazionale a tutela del produttore e del consumatore – spiega il presidente del Contas Battista Cualbu –. Fino a oggi non è stato riscontrato nessun tarocco o tentativo di spacciare per sardo un agnello che non sia marchiato Igp. Grazie alla denominazione protetta, infatti, tutte le imitazioni o evocazioni dell’area geografica di riferimento sono vietate. La dicitura agnello sardo non può essere utilizzato da nessuno in quanto costituisce imitazione o evocazione della denominazione della Igp agnello di Sardegna e commette un reato».

Dal 1 aprile non è più anonima la provenienza della carne fresca di maiale, di agnello e capretto grazie all’entrata in vigore anche in Italia del nuovo Regolamento che impone l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili. «Per questo – dice ancora Cualbu – ci appelliamo anche ai consumatori: leggete bene le etichette. In tutti ci deve essere l'origine e solo nel nostro agnello Igp c'è scritto Sardegna. Poi ognuno è libero di comprare ciò che ritiene più opportuno. Negli scaffali è normale trovare anche agnelli provenienti da altri Paesi. Noi possiamo garantire che quello marchiato Igp di Sardegna è un prodotto sicuro, saporito e genuino, nato, allevato e macellato in Sardegna e che si è nutrito con il latte della madre allevata allo stato brado o semibrado».

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