La Nuova Sardegna

le reazioni

Grande emozione in Sardegna per l’apertura della Porta santa

di Mario Girau

SASSARI. La spettacolare apertura di ieri, in mondovisione, della porta santa in Vaticano ha aumentato l’attesa dei fedeli per le celebrazioni che porteranno, sabato e domenica prossimi, a ripetere...

09 dicembre 2015
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SASSARI. La spettacolare apertura di ieri, in mondovisione, della porta santa in Vaticano ha aumentato l’attesa dei fedeli per le celebrazioni che porteranno, sabato e domenica prossimi, a ripetere la stessa identica liturgia papale in tutte le cattedrali delle diocesi sarde.

I presuli locali hanno disposto che non ci siano sovrapposizioni di messe in coincidenza con l'inaugurazione della “porta delle misericordia” locale. Clero e fedeli devono riunirsi intorno al vescovo che avvia ufficialmente l'anno giubilare. In quelle ore non ci sarà spazio per altre liturgie parrocchiali. I consigli pastorali e presbiterali diocesani stanno anche mettendo a punto progetti di iniziative per rendere concrete in ambito territoriale le opere di misericordia corporale e spirituale. La diocesi di Cagliari ha già individuato un'iniziativa-simbolo nella creazione del Centro di accoglienza Santa Croce della Caritas diocesana, cioè l'istituzione nell'antico quartiere di Castello di un punto di accoglienza diurna e notturna per le persone in stato di fragilità ed emarginazione economica e sociale. Si aggiungerà a quello esistente, il San Giovanni Paolo II, quartiere generale della Caritas. Qualche segnale in questo senso potrebbe venire a Sassari dal convegno, in programma venerdì, organizzato nell'aula Lessing del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, dalla Caritas turritana in collaborazione con l’università di Sassari e il Laboratorio per le politiche sociali e i percorsi formativi.

Si cercherà di individuare, in quella sede, itineari di accoglienza e inclusione per i richiedenti asilo e i rifugiati. Su questo argomento papa Francesco ha chiesto, lo scorso mese di settembre, di mobilitarsi "adottando" almeno una famiglia per parrocchia. L'arcivescovo di Sassari, monsignor Paolo Atzei, ha dato appuntamento al capitolo metropolitano, ai parroci e ai fedeli alle ore 16 di domenica davanti alla chiesa di Santa Maria di Betlem, dove partirà la processione verso la cattedrale per l'apertura della porta santa (alle 16,30) e la celebrazione eucaristica. Al tema giubilare la chiesa sassarese ha dedicato, il 22 novembre, il consueto ritiro dei laici declinandolo in versione famiglia.

«La famiglia è il luogo in cui l'amore di misericordia trova la sua migliore espressione. Misericordia è amore fedele – ha detto suor Assunta Corana Figlia della Carità – che non dipende dall'altro ma unicamente da chi si impegna alla fedeltà; che non recrimina, che vince ogni ostacolo». In tutte le diocesi sarde la parola d'ordine, che piace molto a Papa Francesco, è la sobrietà: poco spettacolo e molta sostanza. In pratica numero delle processioni ridotte al minimo e, invece, molte confessioni e percorsi penitenziali. Monsignor Arrigo Miglio, presidente dei vescovi sardi, si è fatto interprete di questa scuola di pensiero religioso. «Il giubileo straordinario della misericordia – ha detto il presule cagliaritano – non vuole essere un evento spettacolare e solamente esteriore, ma un incontro con Gesù nel profondo dell'esistenza».

Con una consegna particolare per i sacerdoti «ai quali è chiesto in questo anno di essere particolarmente disponibili ad accogliere quanti desiderano accostarsi alla Riconciliazione, aiutandoli a seguire un percorso di vera conversione». Questa presenza sicura di confessori ha condizionato la scelta dei 16 santuari, più 12 cattedrali, dove aprire porte sante. In Sardegna almeno un'ottantina di chiese avrebbero potuto avere lo status giubilare, ma non tutte dispongono di sacerdoti presenti almeno otto ore al giorno, e persino anche “fuori tempo massimo”.

Ecco il programma di apertura delle porte in Sardegna.

Diocesi di Sassari. Domenica 13 dicembre 16.30, cattedrale: processione in partenza alle 16 dalla Chiesa di Santa Maria in Betlem. Altre “porte della misericordia” saranno nella basilica dei santi Gavino Proto e Gianuario (Porto Torres) e San Pietro di Sorres (Borutta).

Diocesi di Cagliari. Sabato 12 dicembre alle 23 fiaccolata dei giovani da viale Buon Cammino alla Cattedrale per l'apertura, alle 24, della porta santa. 13 dicembre alle 16 Nostra Signora di Bonaria 13 dicembre alle 19.30 Sant’Ignazio.

Diocesi di Tempio. Tempio:12 dicembre 16.30 cattedrale; Castelsardo: concattedrale 13 dicembre alle 11; Olbia: san Simplicio alle 17, processione dalla chiesa di san Paolo.

Diocesi di Ozieri. 13 dicembre cattedrale alle 16, processione dalla chiesa di san Francesco

Diocesi di Alghero-Bosa. 13 dicembre alle 11.30 cattedrale dell'Immacolata Concezione in Alghero; 13 dicembre alle 16.30 concattedrale Maria Immacolata (Bosa); 20 dicembre alle 16 santuario di San Costantino (Sedilo); 1 gennaio 2016 santuario di Nostra Signora di Valverde (Alghero).

Diocesi di Oristano. 13 dicembre, cattedrale, alle 16.30 processione dalla chiesa di San Francesco; 19 dicembre alle 16.30 Madonna del Rimedio; 1 gennaio 2016 alle 16.30 Madonna di Bonaccattu (Bonarcado); 17 gennaio alle 16.30 santuario San Mauro (Sorgono); 25 gennaio alle 16.30 santuario Sant'Ignazio (Laconi).

Diocesi di Nuoro. 13 dicembre alle 16 cattedrale; 19 dicembre santuario Madonna dei Martiri (Fonni); 20 dicembre mattino Madonna delle Grazie (Nuoro); 20 dicembre pomeriggio SS. Crocifisso (Galtellì).

Diocesi di Iglesias. 13 dicembre alle 17 processione dalla chiesa di San Francesco alla cattedrale; 16 dicembre alle 17 basilica di Sant'Antioco (Sant'Antioco).

Diocesi di Lanusei. 13 dicembre alle 17 santuario Madonna d'Ogliastra.

Diocesi di Ales-Terralba. 13 dicembre alle 17 cattedrale SS. Pietro e Paolo.

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