La Nuova Sardegna

Le priorità: industria, energia e precari

Nel vertice si è parlato dei rapporti con l’Eni e della possibilità di cedere a Clivati l’impianto di Sarroch

01 dicembre 2015
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CAGLIARI. L’ordine del giorno della Vertenza Sardegna è cresciuto col passare delle ore. Ecco un riassunto per macro-temi.

Eni. Per Giunta e sindacati obbligare a un confronto l’amministratore del colosso nazionale, Claudio Desclazi, è diventato difficile. «È sfuggente», ha denunciato il segretario della Cgil Michele Carrus, per poi aggiungere: «L’Eni è purtroppo diventato un problema nazionale. Lo è ancora di più, difficile e complicato, quando chiediamo di discutere del futuro ora incerto della chimica verde». Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ribadito: «L’Eni deve mantenere gli impegni che ha preso con la Sardegna. Aveva giurato investimenti per 700milioni, ma in realtà forse sono stati appena 200. E gli altri? Per mettere in chiaro i rapporti con l’Eni. è indispensabile che il Governo ci dia una mano». Carrus di rimando: «Se dobbiamo dare un calcio all’Eni, vorrei darglielo con la scarpa del presidente della Regione».

Energia. Sul bonus super-interrompibilità per le aziende, si sa, che il dossier è nella mani dell’Europa: «Il Governo ci ha detto che la risposta dovrebbe arrivare prima di Natale. Aspettiamo, ma nel frattempo abbiamo ottenuto dal ministro di aumentare la pressione su Bruxelles. Per noi quel bonus è fondamentale», ha detto l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. Sull’altro bonus, quello dell’essenzialità ora negato a tre centrali su quattro in Sardegna, Pigliaru ha ammesso che «il Governo, Terna e l’Autorità nazionale hanno posizioni lontane dalle nostre richieste, ma siamo convinti di riuscire far capire agli interlocutori che quel regime è indispensabile fino a quando non avremmo la certezza del metano». Bisogna essere fiduciosi.

Ottana. C’è una novita: l’Eni sarebbe disponibile a cedere al gruppo Clivati la linea dell’impianto Versalis di Sarroch che non ha venduto alla Sarlux-Saras. Sarebbe quella del paraxilene, materia prima per la produzione del Pet, e avere la proprietà dell’impianto potrebbe mettere al sicuro la fabbrica di Ottana. Si vedrà.

Precari. Con un emendamento alla Legge di stabilità, la Sicilia vuole avere dal Governo i finanziamenti i per stabilizzare i suoi 22mila precari negli Enti locali. E per i mille della Sardegna? «Non c’è nulla», ha denunciato – prima del vertice – – il consigliere regionale Francesco Agus (Sel) e «non possiamo accettare la beffa». Dai banchi dell’opposizione Pietro Pittalis (Fi) ha alzato il tiro. I sindacati hanno sollevato il caso e l’assessore al Lavoro, Virginia Mura, ha assicurato: «Vigileremo e chiederemo ai nostri parlamentari di farsi sentire». Auspicato lo stesso trattamento forse concesso alla Sicilia

Finanziaria e sanità. L’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, ha annunciato che mercoledì 9 dicembre presenterà ai sindacati il documento contabile per il prossimo. «Speriamo di chiudere presto anche la Vertenza Entrate e avere così maggiori certezze sulle compartecipazioni», ha detto. Quel giorno dovrebbe essere affrontato con i sindacati anche il tema molto delicato del piano di rientro della sanità, 400 milioni in rosso. Quale sarà la soluzione? «L’importante è che non sia scaricata sui cittadini», è stato il monito di Oriana Putzolu, segretario della Cisl. (ua)

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